Non è una novità e in effetti ne parliamo da un po’ di tempo. Anche un “video” è un manufatto comunicativo “linkabile”: comprensibilità, senso, scopo, significato sono quindi incrementabili mediante la connessione ad altri nuclei informativi selezionati.
Il meccanismo dei dispositivi che permettono questo (per esempio VideoAnt e Edpuzzle) è sempre il medesimo: produzione di un file che contiene le istruzioni per sincronizzazione dei materiali collegati e presentazione all’utente di un player che gestisce lo streaming del filmato dal deposito originario – con pieno rispetto del copyright -, mentre via via i materiali richiamati vengono affiancati e/o sovrapposti.
Nell’immagine un’ipotesi generale sulle valenze cognitive e didattiche di questo tipo di attività, che si propone di esplicitare, scomporre, chiarire la complessità sottesa a un flusso audiovisivo.
Fino ad oggi, consideravamo quale campione assoluto del settore – a parte soluzioni commerciali con costi insostenibili – il modulo per i video interattivi di H5P, che però aveva il limite di essere fruibile solo via piattaforma Moodle o WordPress.
Abbiamo però appena scoperto – e ringraziamo di questo Anna Nervo – che l’applicazione openosource multipiattaforma LUMI rende il software scaricabile, mantenendone tutte le funzionalità e la possibilità di produrre materiali standardizzati e monitorabili negli ambienti di e-learning.
In più, possiamo non solo agire in modalità stand-alone, e quindi anche con filmati non residenti in rete, ma pure aprire il file H5P con Digiquiz – anche con un permalink e via QRcode – oppure esportare il lavoro in HTML e quindi utilizzarlo anche su spazi e contesti diversi da piattaforme vincolate, mantenendo anche l’opzione di avere un report sui risultati dell’utente.
Proponiamo quindi – via HTML – un primo video interattivo realizzato in questo modo, che funziona anche quale esempio di paradigma minimo di impiego delle possibilità di estensione ipermediale, come schematizzato nell’immagine.
Per chi ne avesse curiosità, ecco invece il QRcode….
… e il permalink.
H5P, per altro, non è soltanto un editor video, ma è molto di più: è uno standard per la creazione di veri e propri “Learning Object“, gratuito, open source, basato su JavaScript e finanziato dalla Mozilla Foundation.
H5P è l’abbreviazione di HTML5 Package e mira a rendere facile per tutti creare, condividere e riutilizzare contenuto HTML5 interattivo, video interattivi, presentazioni interattive, quiz, timeline, cruciverba e così via.
H5P rende finalmente interattivi, portabili, riutilizzabili e, soprattutto, facilmente realizzabili da qualsiasi docente i già citati e mitici – nel senso che erano rari come i personaggi mitologici- learning object. Ci avevano provato davvero in molti, con Flash, con SCORM e con .IWB; ma non aveva mai funzionato: o era troppo complicato o il LO non era realmente riutilizzabile – e meno che mai “aperto”.
Ora abbiamo lo strumento giusto ed è una rivoluzione tutta da scoprire e in cui realizzare mediazione didattica consapevole e critica.
Torneremo ad occuparci di H5P e a proporre iniziative in merito: continuate a leggerci.
Marco Guastavigna, Dario Zucchini – 3 febbraio 2022
[…] quando l’abbiamo scoperta, ne parliamo tra amici smanettoni pedagogici con vero entusiasmo: finalmente un dispositivo che ci […]