A SCUOLA DI WEB WRITING

Il Web ha un suo linguaggio specifico, che impone uno stile di scrittura semplice ed essenziale. Una metafora proposta da Beppe Severgnini rende bene l’idea di come la scrittura sulla Rete sia diversa: "Scrivere sul Web assomiglia a una sciata nella

Il Web ha un suo linguaggio specifico, che impone uno stile di scrittura semplice ed essenziale. Una metafora proposta da Beppe Severgnini rende bene l’idea di come la scrittura sulla Rete sia diversa: "Scrivere sul Web assomiglia a una sciata nella neve fresca: se conosci bene le tecniche di discesa non hai nessuna difficoltà". Obiettivo del corso di "Web Writing" all’Ateneo Multimediale è fornire gli strumenti per "sciare in neve fresca", adattandosi alla nuova forma di linguaggio.

Le lezioni, che dureranno due giorni (dalle 9 alle 18, giovedì 19 e venerdì 20 aprile), sono rivolte a addetti stampa, comunicatori d’azienda e di agenzia, giornalisti, e a tutti gli amanti della scrittura che desiderano aggiornarsi sulla cultura e sullo stile del Web.

Il docente è Alessandro Lucchini, autore dei libri "Scrivere, una fatica nera" (1996) e "Business writing. Scrivere nell’era di Internet" (2000). Da tempo, Lucchini, conduce ricerche e tiene corsi sulla business writing. Nelle due giornate all’Ateneo Multimediale sarà coadiuvato da Mariella Governo, responsabile dell’ufficio stampa e relazioni esterne di Smau, che darà la sua testimonianza sul Web writing.

Si parte con le "tre fasi della scrittura": pre-writing, free-writing e re-writing. L’insegnamento di Lucchini sta nel sapere riconoscere le fasi attribuendo a ognuna il proprio tempo e la propria funzione. Nella "pre-writing" viene mostrata la psicologia e la tecnica per superare il blocco iniziale. Nella "free-writing" si stimola al "modo più naturale di scrivere". Infine, nella "re-writing" si determina il valore del testo.

Il testo viene concepito nella sua struttura come uno spazio geografico, costituito da un inizio, un corpo e una fine. Il corso darà la giusta preparazione per organizzare tale struttura, potenziando le parti più importanti. Dalla previsione del messaggio agli inizi che "inchiodano il lettore alla sedia", dal corpo centrale, nel quale si organizzano le argomentazioni, fino al "botto finale".

Farsi capire. E’ il primo dovere di un business writer. Sul Web basta molto poco per creare ambiguità. Il corso prevede quindi di aiutare a evitare gli errori di interpretazione, educando alla chiarezza e alla sintesi, movendo una vera e propria guerra al linguaggio burocratico delle aziende.

Ottenuta la chiarezza, si passa al secondo dovere di chi scrive per lavoro: raggiungere l’obiettivo. Il corso dedicherà una parte all’insegnamento di tecniche retoriche per aumentare l’impatto visivo e semantico della scrittura. Fino a descrivere il passaggio dal "write the way you speak" al "written speech" di Internet.

Pubblicato su Pubblicato su: