Pubblicato su “La Stampa – ed. Torino” il 30 aprile 2002
DESTINATI A FINANZIARE PROGETTI ELABORATI DAGLI ISTITUTI SUPERIORI
L´accordo fra Crt, ministero e Regione
Le strategie per la diffusione delle tecnologie informatiche negli istituti scolastici piemontesi possono contare da ieri su nuove risorse finanziarie: oltre 23 milioni di euro (equivalenti ad oltre 44 miliardi di vecchie lire) ripartiti fra Direzione generale del ministero dell´Istruzione (12,394 milioni di e), Fondazione Crt (8,263 milioni di e), Regione Piemonte (con 2,650 milioni di e).
Una robusta iniezione di contributi finalizzata allo sviluppo di quello che da anni si è imposto come un fronte strategico per una scuola sempre più in linea con le brusche accelerazioni dell´universo lavorativo, sancita dall´accordo di programma firmato ieri mattina presso la Crt di via XX Settembre da varie personalità: Andrea Comba, presidente della Fondazione; Enzo Ghigo, presidente della Regione; il sindaco Sergio Chiamparino, presidente dell´Anci Piemonte; Marina Bertiglia, direttore regionale del ministero; Ivan Guarducci, in rappresentanza dell’Unione delle Province piemontesi. «Nel contesto dell’autonomia scolastica le Fondazioni devono intervenire per sostenere il livello informativo della scuola – ha spiegato il presidente Comba -. Noi abbiamo già promosso interventi per le Università, mentre questo nuovo impegno è rivolto alle scuole secondarie». Molto più di uno stanziamento episodico – «il più grande investimento di risorse finanziarie mai effettuato per la scuola piemontese», ha precisato la Bertiglia -, al quale le scuole piemontesi possono accedere presentando i rispettivi progetti in occasione dei bandi. Piuttosto, la dimostrazione di come la collaborazione fra soggetti diversi rappresenti una formula vincente su un terreno che vede il Piemonte ai primi posti nella classifica delle regioni italiane. Parlano i risultati del progetto Ict («Information and Communication Technology») varato dalla Fondazione Crt a beneficio delle scuole secondarie piemontesi e valdostane di ogni ordine e grado, con un investimento finanziario di oltre 42 milioni di euro in tre anni (pari a 42 miliardi di lire) ed un bilancio caratterizzato da numeri che fanno riflettere. I fondi sono dirottati sui tre filoni principali in cui si articola l´iniziativa (confortata dal supporto tecnico del Csi-Piemonte e del Csp), ieri al nuovo traguardo: pubblicazione di bandi per il cofinanziamento di progetti informatici (145 quelli già selezionati); attivazione di un «servizio universale» che permette ad ogni istituto di accedere alla Rete unitaria della pubblica amministrazione regionale e dialogare con altre scuole, atenei, ed enti locali (500 gli istituti oggi aderenti); l´avvio di attività di assistenza e di formazione sull´utilizzo dell´«Itc»: 23 i centri di servizio attivati a due anni dall´avvio del progetto, 18 mila le ore di formazione erogate nell´ambito di 130 corsi che hanno coinvolto quasi 1.700 persone. Più in generale, un´occasione per dimensionare la scuola sulle esigenze del mondo lavorativo in rapida evoluzione. Non a caso il sindaco Chiamparino, richiamando il ruolo delle Fondazioni bancarie, ha sottolineato come «modernizzare la scuola è la strada maestra per modernizzare la società e l’economia piemontesi». Quelle stesse Fondazioni chiamate dal decreto Tremonti ad un rapporto sempre più stretto con gli enti locali e al sostegno di interventi di lungo periodo, ha ricordato il presidente Ghigo, con tutte le incertezze che il nuovo assetto comporterà.
Alessandro Mondo
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