Pubblicato su MyTech il 10 ottobre 2002
Nel 1999 doveva essere un boom. La crisi della new economy ha raffreddato gli animi. Ma in molti ci credono ancora e giurano: il futuro è la formazione permanente, tra università e azienda
La conoscenza è un fattore decisivo per il progresso sociale. Altrettanto importanti sono gli strumenti per trasmetterla. Tra questi desta da qualche tempo un interesse crescente l’e-learning,ovvero, l’insieme delle metodologie di apprendimento che si basano essenzialmente su forme di comunicazione telematica. Soluzioni ancora poco diffuse, ma che davanti a sé hanno un futuro roseo, con potenzialità e opportunità infinite.
Ne sono convinti gli esperti e gli operatori del settore che lo scorso 27 settembre hanno animato a Roma, presso l’aula convegni del Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche), il convegno dal titolo E-learning: i nuovi modelli per la formazione e l’apprendimento. L’evento è stato organizzato dall’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, con il patrocinio del Cnr.
I lavori sono stati introdotti da Agostino La Bella, preside della facoltà di Ingegneria di Tor Vergata. La Bella ha precisato innanzitutto che non bisogna confondere l’e-learning con la formazione a distanza. Quest’ultima è uno strumento che permette di superare la barriera della distanza fisica nell’insegnamento. L’e-learning è molto di più: è un processo che integra insegnamento e apprendimento con l’aiuto della Rete. L’e-learning non consiste solo nella trasmissione di una serie di conoscenze, ma offre servizi che favoriscono l’apprendimento.
In aula, osserva La Bella, si fa solo teaching non learning, i tempi per l’interazione tra studenti e docenti sono estremamente limitati. Nella Rete, invece, lo studente ha la possibilità di apprendere in qualunque momento (24 ore su 24, 7 giorni su 7) gestendo meglio il proprio tempo, scegliere tra un ampio ventaglio di contenuti e opportunità di apprendimento e soprattutto capire se sta apprendendo e quanto sta apprendendo. Anche grazie alla comunità on line, che favorisce collaborazioni e scambi: «Il dibattito tra docenti e studenti è molto vivace», osserva La Bella, «molto più intenso che nelle aule».
Sulla base dell’esperienza accumulata in due anni di sperimentazione a Tor Vergata, prima con i corsi post laurea e poi con il lancio di tre corsi di laurea nella facoltà di Ingegneria, La Bella sostiene che l’e-learning può accrescere le prestazioni degli studenti: nel caso di Tor Vergata si stima che «il rendimento degli studenti sia migliorato di almeno il 20 per cento».
L’apprendimento on line, ha aggiunto Antonio Ecca, dirigente di Telecom Italia Learning Services, è in grado di fornire una risposta personalizzata ai bisogni formativi, adattandosi a differenti esigenze di studio e velocità di apprendimento. L’e-learning ha modificato anche il ruolo del docente, che «recupera il ruolo del maestro, diventa una guida», osserva La Bella. Come dimostrano le due nuove figure del tutor on line e del web trainer
di di Alessandro Lubello
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