Italia e Ocse: i titoli di studio che non rendono

Pubblicato su Tuttoscuola lunedì 9 dicembre 2002

La differenza di stipendio tra laureati e diplomati in Italia e’ la
piu’ bassa tra i principali Paesi dell’Ocse. Ed e’ sempre l’Italia a far registrare anche la piu’ alta differenza retributiva tra chi ha il diploma e chi non ce l’ha.
Lo afferma il 36° Rapporto del Censis sulla situazione sociale del Paese 2002, presentato venerdi’ scorso, che qualcuno ha gia’ chiamato quello “della stagnazione” (www.tuttoscuola.com/ts_news_80-2.doc).


L’Ocse ha comparato, in ciascun Paese, le retribuzioni medie
complessive dei diplomati con quelle dei laureati, rilevandone la
differenza percentuale. L’Italia e’ il Paese nel quale la differenza
retributiva e’ piu’ bassa: gli stipendi dei laureati sono il 27% piu’
alti di quelli dei diplomati. All’estremo opposto ci sono i laureati
USA con una differenza in piu’ rispetto ai diplomati, pari al 72%.

La stessa comparazione e’ stata fatta tra stipendi dei lavoratori
diplomati e quelli dei non diplomati. L’Italia si caratterizza
nuovamente in negativo rispetto agli altri Paesi dell’Ocse. Il non
diplomato, mediamente, percepisce infatti solo il 58% della
retribuzione di un diplomato.
In questo caso, all’estremo opposto c’e’ la Svezia con una differenza
pari a 89 contro 100.

Si puo’ trarre una conclusione, forse un po’ sommaria ma
significativa: il diploma, in termini di costo/benefici, rende meglio
di qualsiasi altro titolo di studio utilizzato per il lavoro dagli
italiani tra i 25 e i 64 anni.

La differenza della retribuzione del diplomato rispetto a chi non ha
neanche quello e’ di tutta evidenza, mentre nei confronti del laureato
il diplomato non sta poi tanto male. Viene da chiedersi: quel 27% in
piu’ a favore di chi ha la laurea ripaga adeguatamente l’investimento
in costi e in tempi per laurearsi?

Pubblicato su lunedì 9 dicembre 2002

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