Si arricchisce continuamente l’enciclopedia sul web

Un amore a prima vista, quello tra Internet ed Enciclopedia: l’irresistibile apertura della rete e il catalogo dello scibile umano sembrano fatti l’uno per l’altra.

Certo, l’idea di una summa della conoscenza il più possibile esauriente ha sempre affascinato i filosofi e gli uomini di scienza, soprattutto in epoca moderna. Come non pensare alla grande impresa dell’Illuminismo, l’Encyclopédie: la monumentale opera in 17 volumi, inaugurata da Denis Diderot e JeanBaptiste D’Alembert, pubblicata a Parigi tra il 1751 e il 1772. Ma chi l’avrebbe mai detto ai due pensatori francesi che i loro propositi sarebbero stati mirabilmente rilanciati da Internet, precisamente nel lontanissimo 2001?

È questo l’anno di nascita dell’enciclopedia on line Wikipedia (www.wikipedia.org), la cui caratteristica fondante non riguarda soltanto la quantità, sicuramente rilevante, delle voci presenti, quanto piuttosto la «democraticità» della loro stesura. Vale a dire che ciascuno può contribuirvi, grazie alla prassi vincente del «copyleft»: termine che ironizza sul tanto discusso copyright, strumento giuridico reputato obsoleto dagli utenti di Internet, rivelandosi non particolarmente idoneo alle nuove istanze di produzione e trasmissione delle conoscenze.

Wikipedia comporta infatti una costruzione orizzontale del sapere, che forse avrebbe insospettito il circolo esclusivo dei philosophes illuministi. Ma i tempi sono cambiati; la ragione enciclopedica sfrutta ora a pieno la connettività della community globale, divenendo un organismo radicalmente collettivo, un cervello plurale.

Leggi tutto l’articolo

Visita Wikipedia


Pubblicato su La PepubblicaPubblicato su: La Pepubblica
Lunedì 1 marzo 2004

Di