Il provvedimento punisce lo scambio di file in rete. Attaccati i siti Internet del governo e della Siae
«Vogliamo tutelare la libertà di informazione»
La protesta naviga su Internet: i giovani disubbidienti dell’etere, preoccupati all’idea di non potersi più masterizzare i dischi in casa o scambiarsi film in Rete senza colpo ferire, adottano una forma cibernetica di girotondo via web. Obiettivo, mettere in difficoltà i siti istituzionali, bloccarli «per eccesso di visite».
La guerriglia, che ieri per alcune ore ha tenuto in semiscacco il sito governativo, quelli di Camera e Senato e il sito Siae, è scattata per boicottare l’approvazione d’urgenza del decreto Urbani che «intensifica le pene per coloro che scaricano e scambiano libere informazioni» tramite Internet.
Leggi tutto l’articoloPubblicato su: La Stampamercoledì 26 maggio 2004