Saccheggiato dai cacciatori di tesori, corroso dai batteri e divorato dai molluschi. A 12mila piedi di profondità, attaccato dagli uomini e dall’ambiente, il relitto del Titanic si sta rapidamente deteriorando e l’uomo che 20 anni fa lo ha localizzato torna ora sott’acqua per cercare di salvare ciò che resta del transatlantico.
Fino al 12 giugno un’avventurosa spedizione vedrà Robert Ballard e gli scienziati della National Oceanic and Atmospheric Administration lavorare per esaminare lo stato del relitto. Le scoperte dei ricercatori possono essere già seguite immersione dopo immersione direttamente dal web.
E l’esplorazione del Titanic diventa anche un’occasione per applicare concetti di matematica e geometria alla risoluzione di problemi reali. Merito della Jason Foundation, partner dell’operazione, che ha dato vita a Geometry and Return to Titanic, un sito che porta dietro le quinte della missione aggiornando i visitatori sui progressi degli scienziati e illustrando quali sono i principi matematici che guidano la mappatura del relitto.
Leggi tutto l’articoloPubblicato su: SophiaLunedì 7 giugno 2004