Una sorta di super computer virtuale: è forse questo il modo migliore di descrivere il progetto europeo DataGrid, diventato operativo poco prima di Pasqua
Il programma – il cui sviluppo è stato avviato nel 2000 – è basato sui concetti del Grid computing, secondo i quali migliaia di piccoli computer collegati tra di loro possono rappresentare una valida alternativa ai costosi super computer per effettuare grossi calcoli scientifici.
L’idea di sviluppare un’applicazione di questo tipo è nata nei laboratori di fisica delle particelle del Cern di Ginevra, dove si sta lavorando alla messa in funzione del Large Hadron Collider (LHC). Nel 2007 l’LHC sarà il più potente acceleratore di particelle del mondo e consentirà di operare con un livello di precisione finora sconosciuto. A condizione, però, di poter analizzare l’enorme massa d’informazioni che scaturirà dalle violente collisioni tra le particelle. Ed è a questo punto che entra in scena il “super computer virtuale”, composto da circa diecimila processori messi in rete in tutta Europa.