IMPARARE LE FESTE: ECOMUSEI E DIDATTICA ATTRAVERSO HYPERFILM

Mutamenti radicali di paradigma rispetto al modo di concepire la realtà e la conoscenza – come la prospettiva ermeneutica, le “teorie della complessità” e in ambito psicopedagogico l’approccio costruttivista, sociale e situazionista – hanno contribuito a partire dagli anni ‘60 ad una nuova rivalorizzazione delle tradizioni locali. Due casi emblematici di tradizioni rivissute e rivisitate sono le feste e i musei contadini o etnografici locali, che propongono i due aspetti fondamentali e complementari dell’eccezionalità del festivo e della quotidianità del lavoro. Attraverso feste e musei è pertanto possibile strutturare percorsi didattici di lettura delle dinamiche di cambiamento culturale, sociale, economico e si possono strutturare a scuola processi di pendolarismo culturale tra modelli di socialità e ritualità, nell’ottica infraculturale  propria della formazione scolastica a tutti i livelli.

Una significativa panoramica in questo senso è stata offerta dall’VIII Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana per le Scienze Etno-Antropologiche (A.I.S.E.A.) dal titolo “Festa – Tradizione, Riproposta, Reinvenzione”, la cui sezione dedicata a “Contributi con riferimenti e supporti multimediali, informatici e visivi” ha costituito anch’essa un’interessante  interazione tra sottosistemi culturali. Per quanto riguarda le attività didattiche, sono stati proposti materiali elaborati nel corso di un Progetto di didattica museale nella zona delle Valli di Lanzo, in particolare una restituzione in chiave iperfilmica dell’analisi relativa alla festa patronale di Monastero di Lanzo, dedicata a Santa Anastasia.



Scarica l’articolo intero (formato pdf)