Dschola sarà presente alla Biennale, con un intervento durante il seminario “L’evoluzione digitale del video in ambiente educativo” che si svolge venerdì 29 novembre dalle ore 10 al palazzo dei congressi di Pisa.
Il forum viene introdotto e condotto da Carlo Infante, un esperto di nuovi media e autore, tra l’altro della
trasmissione di RAI3 “Mediamente.Scuola”. E’ con lui che interagirà il burattino digitale, ovvero “Dancing Cow Baby” realizzato dalla società pisana di digital creation “Fulmini & Leopardi” e manipolato dal vivo da un’attrice lucchese, Simona Generali, che attraverso una particolare tuta piena di sensori elettromeccanici darà movimento e voce al burattino con un sistema di “motion capture”.
Nel forum interverranno alcuni dei maggiori esperti del
mondo audiovisivo, cinematografico e multimediale, tra cui:
- Alessandra Guarino, Sezione Didattica – ScuolaNazionale di Cinema
- Stefano Gorla, Servizi per l’informatica e l’innovazione
tecnologica – Ministero Istruzione; Cinedays - Marco Gasperetti, Corriere della Sera
- Mussi Bollini, Fascia Ragazzi – RAI3
Già nella mattinata si troverà spazio per le comunicazioni di alcune esperienze (che poi troveranno nel pomeriggio il tempo per essere proiettate integralmente) con gli
interventi di:
- Laura Casulli, CSP, Centro per la Sperimentazione di
Tecnologie Avanzate Informatiche e Telematiche (Torino)
- Mario Blasi, Mediateca di Melpignano (Lecce)
- Roberto Tua, Hyperfilm
- Aldo Innocenti, Luoghi Comuni-Provincia di Lucca
- Paolo Pierazzini, Lampada di Galileo (Pisa)
- Maria Luisa Faccin, IRRE Veneto
- Luca Giuliani, CinemaZero (Pordenone)
Dalle ore 15,30 il forum su “L’immagine interattiva” continua con la presentazione di esperienze, proiezioni e
dimostrazioni
- proiezioni di video, animazioni flash e dvd realizzati dai ragazzi nelle scuole
- dimostrazione di Hyperfilm, software per applicativi
ipermediali nel video
- dimostrazione dei sistemi di Motion Capture per l’
animazione in tempo reale del burattino digitale
Note teoriche sul Forum
“L’immagine interattiva
L’evoluzione digitale del video in ambiente educativo”
La produzione multimediale è un’espressione creativa con cui il sistema educativo non riesce ancora a trovare una relazione compiuta, didattica o extracurriculare che sia, se non per la buona volontà d’insegnanti d’ottima iniziativa.
Eppure nella Società dell’Informazione questa dimensione comunicativa sta rappresentando il campo privilegiato dello scambio socio-culturale se non uno dei piani di sviluppo principali dell’intero sistema produttivo
proiettato nel futuro digitale.
La dimensione audiovisiva e multimediale va infatti
considerata una fondamentale piattaforma di comunicazione,
paragonabile cioè al ruolo che l’alfabeto ha espresso per
millenni.
L’utilizzo dei nuovi linguaggi audiovisivi, in particolari
quelli inerenti il web (come Flash, software che sta
esaltando l’auto-produzione di originali clip di animazione)
non è ancora integrato nel sistema della didattica se non
per alcuni aspetti funzionali ai programmi scolastici,
condizione che limita l’espansione di una coscienza
culturale dello specifico multimediale in quanto linguaggio.
Esiste una potenzialità dell’audiovisivo che va oltre i
sistemi cinematografici e televisivi per affermarsi come
ambito di sperimentazione di nuove visioni e forme
comunicative per attuare un’evoluzione dello scambio
educativo e culturale.
In questo senso va intesa la possibilità di Internet come
medium di comunicazione indipendente, libera dalle logiche
commerciali e industriali del cinema e del broadcast
televisivo, promuovendo la distribuzione di artefatti ad
alto tasso di creatività e a basso costo che esprimano le
sensibilità dei più giovani.
Perché questo accada è necessario attivare una sinergia tra
la ricerca video e multimedia in relazione alla scuola,
progettando occasioni d’incontro con una nuova generazione
di autori dell’audiovisivo in contesti formativi innovativi.
Attraverso la connettività ad alta banda,ora a disposizione,
è possibile non solo creare nuovi prodotti audiovisivi ma
distribuirli, diffonderli nella rete, alimentando un valore
d’uso culturale dell’Internet concepita anche come
piattaforma ipermediale per il webcasting: la diffusione da
“molti a molti” che a differenza del mass-media televisivo
basato sul principio da “uno a molti” rappresenta la
maggiore peculaitità della della rete internet, da intendere
sia come ambiente di comunicazione che come ambiente
educativo di nuova generazione. (a cura di Carlo Infante,
carlo@teatron.org)
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