La rivoluzione elettronica passa attraverso la formazione online. Ne sono sempre più convinti sia le istituzioni pubbliche che l’impresa privata, i cui rappresentanti si incontreranno ad Amsterdam il 26 e 27 giugno prossimi in occasione dell’
La rivoluzione elettronica passa attraverso la formazione online. Ne sono sempre più convinti sia le istituzioni pubbliche che l’impresa privata, i cui rappresentanti si incontreranno ad Amsterdam il 26 e 27 giugno prossimi in occasione dell’ E-learn expo, la manifestazione dedicata ai contenuti, alle tecniche e alle opportunità dell’e-learning, giunta alla seconda edizione.
Ottanta relatori provenienti da tutta Europa – presidenti e vice presidenti delle principali aziende hi-tech, responsabili della pubblica istruzione, esponenti di organismi internazionali – si confronteranno sulle strategie da attivare per lo sviluppo di questo settore, cruciale per l’evoluzione della società dell’informazione. E se nell’ambito dell’educazione statale qualcosa comincia a cambiare nonostante un avvio forse troppo lento, soprattutto in alcune realtà nazionali, nel mondo imprenditoriale certamente l’interesse a investire nella formazione elettronica è sempre più forte. Del resto, come è emerso dai dati resi noti da International data quest a Parigi, durante l’edizione precedente, lo scorso febbraio, le aziende che adottano metodi di formazione e aggiornamento online possono riuscire a ridurre i costi fino al 35 per cento e, allo stesso tempo, questa modalità di apprendimento, personalizzabile e flessibile, soddisfa anche i dipendenti.
Il forum, infatti, riserva una grande attenzione all’aspetto economico dell’e-learning, al punto di vista di Wall Street, ai casi aziendali di successo. Il sito ufficiale della manifestazione raccoglie dati e previsioni sulle prospettive future che danno un’idea precisa di quanto questo mercato sia in espansione. Secondo John Chambers, presidente di Cisco systems, "la prossima killer application di Internet sarà l’educazione". Se dal 1999 la crescita annuale è stata del 40 per cento, come riferisce Merril Lynch, la società di servizi finanziari WR Hambrecht + Co prevede che il volume d’affari del training online raddoppierà ogni anno fino al 2003 superando, per quella scadenza, il valore di 11 miliardi di dollari (oltre 26mila miliardi di lire) mentre la banca Piper Jaffray parla addirittura di 46 miliardi di dollari (quasi 105mila miliardi di lire) entro il 2005.
Anche nel dinamico Nord Est italiano il mondo imprenditoriale ha intuito i vantaggi della formazione elettronica: Fòrema Unindustria, il Consorzio per la formazione e lo sviluppo dell’impresa dell’Unione degli industriali della provincia di Padova, partecipa alla fiera olandese come partner per l’Italia. L’impegno dichiarato è quello di promuovere una risposta sempre più adeguata da parte delle aziende, sia produttrici che fruitrici di formazione, alle sfide poste dalla rivoluzione elettronica al fine di assicurare al nostro paese "una posizione strategica nella dura competizione europea".
Naturalmente, non di soli affari si parlerà nel corso dei convegni. Molti, infatti, sono i temi in programma: la gestione del cambiamento; la costituzione delle classi virtuali e delle comunità di apprendimento; le esigenze e le motivazioni dei nuovi studenti; la realizzazione dei portali educativi. In particolare, una sessione sarà dedicata all’architettura didattica, allo sviluppo dei contenuti, alla localizzazione dell’e-learning, alle tecniche per la progettazione didattica. L’obiettivo fondamentale sottolineato dagli organizzatori è, infatti, quello dell’elaborazione di un approccio innovativo rispetto al sapere: "abbiamo la tecnologia, dov’è la tecnica?"
Per trovare risposte valide all’impegnativo interrogativo sarà sicuramente utile valutare le esperienze già realizzate. In questa occasione, ad esempio, verranno presentati i risultati di una sperimentazione australiana, quella dell’università del Southern Queensland, e il caso della pubblica istruzione britannica, la prima ad aver avviato un esperimento di e-education su scala nazionale. Inoltre, nell’ambito dell’esposizione, sarà possibile non solo vedere ma provare alcune sofisticate soluzioni tecnologiche sviluppate da aziende specializzate: saranno, infatti, allestiti dei laboratori dimostrativi dei programmi di Docent, Centra, Avaltus, Ibm Mindspan, Smartforce, Gilat communications e Toshiba.
Ciò che è particolarmente significativo, infine, è la continuità che gli operatori hanno deciso di imporre ai "lavori in corso" per lo sviluppo dell’e-learning e la prospettiva globale con la quale guardano il fenomeno. Dal cuore dell’Europa si sposteranno presto in Asia: dai Paesi Bassi, infatti, si daranno appuntamento a Hong Kong per la terza edizione dell’Expo il 30 e 31 agosto 2001.Pubblicato su: