INTERNET A SCUOLA, SCOMMESSA DA 26 MILIARDI

Procede velocissimo il mega progetto della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino di informatizzazione delle scuole piemontesi, partito esattamente un anno fa e per il quale ha stanziato 26 miliardi: sono stati individuati e stanno incominciando a lavora

Procede velocissimo il mega progetto della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino di informatizzazione delle scuole piemontesi, partito esattamente un anno fa e per il quale ha stanziato 26 miliardi: sono stati individuati e stanno incominciando a lavorare 18 Centri di servizio, animazione e sperimentazione in altrettanti istituti di cui due a Torino – l’Avogadro e il Peano – e tre in provincia.

Queste scuole, tutte superiori, hanno già una collaudata esperienza nell’utilizzo dell’information and communication tecnologies (Itc) e toccherà a loro fare attività di formazione dei dirigenti scolastici piemontesi per l’utilizzo di Internet e della posta elettronica.

Si tratta in tutto, per ora, di 1.700 persone tra dirigenti e collaboratori scolastici.

La formazione non sarà però l’unico compito dei centri; organizzeranno seminari di approfondimento sul tema dell’introduzione dell’Itc nella didattica. Inoltre ogni centro avrà una attività di sperimentazione. L’istituto Einaudi di Alba, ad esempio, si dedicherà a costruire un centro di documentazione sulle migliori esperienze di uso delle tecnologie per i disabili ed effettuerà un esperimento sulla possibilità di seguire le lezioni da casa per studenti costretti, dalla malattia, a rimanere lontani da scuola per lungo tempo.

E’ soddisfatto il presidente della Fondazione, Andrea Comba: «Noi crediamo realmente che lo sviluppo della scuola significhi una crescita dell’intera società e vediamo che i presidi hanno raccolto con favore le nostre proposte. Nell’autunno del 2000 abbiamo aperto il bando per il finanziamento dell’installazione di sistemi informativi specifici per la scuola; abbiamo ricevuto 336 domande, più o meno tutte le scuole piemontesi. In sei mesi la commissione incaricata ha valutato i progetti e ne ha approvati 131 con un finanziamento complessivo da parte nostra di 10 miliardi. Oggi si compie un ulteriore passo avanti con l’avvio dei diciotto centri».

Molto positivo anche il giudizio del direttore generale regionale, Marina Bertiglia: «I primi servizi offerti dai centri sono di formazione del personale e questo mi sembra molto importante perché così si garantiscono i diritti di cittadinanza a queste persone. Inoltre con il dipartimento del professor Gallino è stato organizzato un corso specializzato per 250 docenti; abbiamo avuto il doppio delle richieste».

Infine il presidente del Csp (una struttura di ricerca di cui fanno parte enti locali, Politecnico, Università, Unione industriale), Giovanni Ferrero ha ricordato: «I diciotto centri hanno firmato un contratto con noi che abbiamo come compito quello di rafforzare il Piemonte nella competizione globale; lo sviluppo locale, infatti, deve essere veicolato dalla sperimentazione di servizi evolutivi e dall’uso intelligente delle Itc».

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