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Nascono i laboratori: 300 ore di insegnamento in Rete

Tratto da Tuttoscuola News, mercoledì 5 dicembre 2001

C’e’ un’ipotesi nel rapporto finale Bertagna che merita particolare considerazione per originalita’ e potenzialita’ di sviluppo: le 300 ore per laboratori a rete e per gruppi piuttosto che per classi.


Sul territorio le istituzioni scolastiche, meglio se raccordate tra loro, possono “specializzarsi” in particolari attivita’ di integrazione e supporto al normale insegnamento, che le famiglie e i ragazzi sceglierebbero liberamente secondo interesse e tendenze. Ecco un elenco tratto dal rapporto Bertagna: Informatica, Attivita’ motorie e sportive, Attivita’ espressive (musica, pittura, disegno, teatro,
fotografia, cinema…), Lingue, Attivita’ di progettazione (di artefatti manuali o simbolici, di interventi di azione sociale, di soluzioni produttive e gestionali, di stage aziendali, del proprio progetto di vita, professionale e no, ecc.), Recupero e sviluppo degli apprendimenti.

La specializzazione di scuola consentirebbe di innalzare, fino all’eccellenza, la qualita’ della prestazione e di evitare inutili doppioni. Una parte di attivita’ di laboratorio verrebbe svolta in orario obbligatorio; la completa attivazione del laboratorio sarebbe invece facoltativa per gli allievi, con possibilita’ di accesso anche da parte di chi proviene da altre scuole del territorio.

Una scelta che comporta ovviamente specializzazione e riconversione della professione docente, ma in grado di dare una ricaduta positiva nella valorizzazione professionale e nella motivazione didattica dei docenti.



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