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Nasce il servizio di Valutazione del software didattico a cura dell’INDIRE (ex BDP)

Tratto da Altrascuola, giovedì 29 novembre 2001

Il servizio nasce per aiutare gli insegnanti a superare le difficoltà che di solito incontrano nella scelta del software da utilizzare a scuola: difficoltà che riguardano sia la valutazione complessiva del software (cosa fa e come lo fa) che la conseguente scelta (a parità di qualità cosa scegliere in rapporto alle proprie esigenze).

INDIRE, in accordo con il Ministero dell’Istruzione, cerca di aiutare gli insegnanti realizzando questo progetto, che ha come scopo la certificazione del software didattico disponibile sul mercato italiano.

I criteri di valutazione sono stati elaborati da un gruppo di esperti, facenti capo alla Facoltà di Scienze della Formazione delle Università di Bologna e di Firenze.
Questi criteri riguardano la:
* qualità tecnica – compatibilità rispetto agli standard, funzionalità/accessibilità/chiarezza d’uso, possibilità di salvare percorsi e di esportare, usabilità per l’handicap;

*qualità comunicativa – comprensibilità dell’interfaccia, comprensibilità dei contenuti, motivazione/coinvolgimento/attrattiva, qualità grafica, varietà e pertinenza simbolica;

* qualità strutturale – flessibilità ed espandibilità, personalizzazione, autonomia dell’utente nell’interazione;

* qualità cognitiva – multidimensionalità degli aspetti cognitivi coinvolti, originalità e creatività, dimensione metacognitiva, dimensione ludico/fantastica;
* qualità critico-culturale – accuratezza dei contenuti, criticità e problematizzazione, interdisplinarietà, interculturalità;
* qualità didattica – integrabilità rispetto al curricolo, qualità degli obbiettivi didattici formulati, adeguatezza dei contenuti agli obiettivi, qualità degli strumenti di verifica;
* qualità documentativa – presenza di istruzioni adeguate e qualità dell’help, chiara esplicitazione degli obiettivi, presenza di esempi di utilizzo didattico.

Per ogni qualità è possibile esprimere cinque gradi di valutazione: 1 = insufficiente, 2 = scarso, 3 = sufficiente, 4 = buono, 5 = ottimo. La valutazione viene fatta criterio per criterio, complessiva per qualità e complessiva in generale. Al voto finale, espresso in valori numerici, corrisponde un certo numero di stellette (da 1 a tre: discreto, buono e ottimo) e un giudizio. Chi valuta fornisce anche un giudizio sintetico del software preso in esame.

Questo per quanto riguarda la valutazione fatta dagli esperti (due per ogni software). Dall’esame dei criteri di valutazione è evidente lo sforzo fatto per riuscire a valutare in maniera completa tutti i tipi di software disponibili sul mercato: cd-rom di consultazione, giochi educativi, programmi per la creazione di ipertesti.

Ma l’iter valutativo non si ferma qui. Oltre che dai due esperti, i software vengono esaminati da due scuole, che lo utilizzano nelle attività didattiche e lo valutano utilizzando due schede: una riempita dagli insegnante e l’altra dagli alunni.

Agli insegnanti viene chiesto di esprimere un giudizio sintetico rispetto a tre dimensioni:
* usabilità pratica (Il software può essere anche bellissimo, ma se richiede piattaforme complicate, oppure funziona male, chiaramente esso non serve);

* validità didattica (Il software valorizza dimensioni o funzioni cognitive di particolare importanza per l’area di cui si occupa? Si avvale di tecniche non utilizzabili in altro modo? È ben integrabile nel curricolo, anche se solo in alcune sezioni o parti?)

* motivazione suscitata nell’alunno (Il software origina interesse? Stimola la motivazione negli alunni? Come viene accolto?).

Nella scheda l’insegnante deve specificare il tipo di uso che del software è stato fatto a scuola e attribuire un punteggio (da 1 a 5) alle tre variabili indicate. Viene chiesto anche un giudizio complessivo e di riportare commenti particolari espressi dagli alunni.

Agli alunni invece vengono poste tre domande a cui devono rispondere con un punteggio da 1 a 5:
* E’ stato facile o difficile usare questo software? 1 = difficilissimo, 2 = difficile, 3 = abbastanza facile, 4= facile, 5 = facilissimo;

* Ti sembra che questo software ti sia servito per imparare qualcosa di nuovo? 1 = no, 2= poche cose, 3 = abbastanza, 4 = molte cose, 5 = molte cose e nuove abilità;
* Come hai trovato questo prodotto, interessante o noioso e ripetitivo? 1 = noioso, 2 = un po’ noioso, 3 = abbastanza interessante, 4 = interessante, 5 = decisamente interessante.

Anche gli alunni sono liberi di aggiungere commenti ed eventuali osservazioni alla loro scheda.

Una volta terminato l’iter valutativo se il giudizio complessivo è buono ai software viene assegnato il bollino di qualità (e un certo numero di stellette) e la valutazione pubblicata sul sito del servizio.

Gli editori possono sottoporre liberamente i loro prodotti per la valutazione. Anche le scuole possono proporsi per i test. Nel sito è possibile consultare il database dei centri di consultazione del software didattico in Italia.



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