I ragazzi e le ragazze di Bologna e di Verona “navigano”, “cliccano” con il mouse piu’ dei loro coetanei di Palermo o di Cagliari. Sei anni
fa erano invece i ragazzi di Milano e di Torino ad avere maggiore familiarita’ con il computer e con internet.
E’ uno dei risultati dell’indagine dell’ISTAT, l’Istituto italiano di statistica, pubblicata a ridosso di Natale, che evidenzia l’uso molto diffuso, a casa, del pc tra i ragazzi di eta’ compresa tra i 6 e i 14 anni del nord-est (uno su due), a fronte di una situazione meno frequente dei loro coetanei delle Isole (uno su
cinque). Se si analizza solo la fascia di eta’ tra gli 11 e i 14, corrispondente alla scuola media, nel nord-est si arriva addirittura a tre ragazzi su quattro che utilizzano il pc.
In aumento rispetto a sei anni fa risulta l’utilizzo del pc per studiare, e senza differenze di sesso: e’ aumentato infatti (sempre rispetto al 1995) il numero di bambine e ragazze che lo usano
familiarmente, al punto che la percentuale di utilizzo e’ ormai pari a quella dei maschietti.
Riguardo alle classi sociali, se il livello culturale dei genitori e’ alto (diploma o laurea), risulta alto anche l’impiego del computer a casa nonche’ la navigazione su internet. Per l’utilizzo dei
videogiochi invece non fa molta differenza il titolo di studio delle famiglie.
Sorprendente il fatto che anche i bambini in eta’ di scuola dell’infanzia (3 – 6 anni) utilizzano il pc, soprattutto per
videogiochi: in quantita’ notevole al centro Italia (ben uno su sei), mentre a livelli minimi al Sud e nelle Isole (uno ogni venti o ogni 30).
Complessivamente usano il pc, tra i 3 e i 14 anni di eta’, 2 milioni e ½ di ragazzi, pari al 36,3% del totale della popolazione di quella fascia di eta’.
Tratto da lunedì 31 dicembre 2001