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Occorre agire per ridurre il ”divario digitale”

I governi, il settore privato e la società civile devono cooperare allo sviluppo e all’attuazione delle e-strategies (strategie elettroniche), al fine di ridurre la minaccia di un “divario digitale” fra chi ha accesso alle tecnologie e chi invece ne è escluso: questa la conclusione alla quale sono giunti i partecipanti alla riunione ministeriale fra l’UE, l’America Latina e i Caraibi dedicata alla Società dell’informazione, che si è svolta a Siviglia (Spagna) il 26 e il 27 aprile.

I ministri hanno concluso che è necessario agire per ridurre la minaccia, che grava sulla coesione sociale, di un divario fra i Paesi, le regioni e le comunità che hanno accesso alle nuove tecnologie e quelli che ne sonoesclusi.

“I partecipanti ritengono che la Società dell’informazione non potrà esprimere tutto il suo potenziale finché persisterà un divario digitale fra quanti hanno accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e quanti ne sono esclusi. Per taleragione, essi concordano sulla necessità diperseguire, come obiettivo comune, la creazionedi una società democratica e inclusiva”, si legge nella dichiarazione di Siviglia.

I partecipanti hanno sottolineato i potenziali benefici del progresso nel campo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), compreso l’emergere dinuove risorse d’informazione, l’accelerazione del commercio e una maggiore trasparenza del settore pubblico.

Intervenendo alla riunione, il Commissarioper le Imprese e la Società dell’informazioneErkki Liikanen ha affermato che le tecnologiedell’informazione svolgeranno unruolo chiave nel migliorare i diritti umani enel garantire la trasparenza democratica.“L’accesso alle TIC è fondamentale per tenerei cittadini informati in materia di leggie diritti e, pertanto, costituisce un passoavanti nella strada verso la garanzia delbuon governo e dei diritti umani. Ciò, a suavolta, getta le basi per la stabilitàsocioeconomica”, ha affermato il Commissario.

Secondo Liikanen, inoltre, tali tecnologiedevono essere viste come “uno strumentoe non come una ricompensa dello sviluppo”,poiché possono contribuire a ridurrele disuguaglianze socioeconomiche e favorireuna creazione sostenibile di ricchezza.Tuttavia, egli ha puntualizzato che “senzauna politica pubblica adeguata, le modernetecnologie possono diventare una nuovafonte di esclusione e non uno strumentodi progresso”.

La dichiarazione emersa dalla riunioneministeriale ha posto altresì l’accento sull’importanzadi un approccio politico coordinato,invitando i governi, il settore privatoe la società civile a collaborare all’elaborazionee all’applicazione delle estrategies.Fra tali strategie dovrebbero figurarela definizione di un quadro giuridicoe normativo stabile per gli investimenti,la concorrenza e l’innovazione, nonché losviluppo di infrastrutture e servizi che permettanoa tutti i cittadini di beneficiare deivantaggi offerti dalla Società dell’informazione.I partecipanti, inoltre, hanno espresso apprezzamentoper il lancio del progetto dicooperazione fra UE, America Latina eCaraibi della Commissione europea, denominato“@LIS” (Alleanza per la Società dell’informazione).Tale iniziativa contribuirà,secondo i ministri, ad avviare un dialogoaperto sulle e-strategies, sostenendo, nelcontempo, lo sviluppo delle politiche e ladefinizione di quadri normativi, e rafforzandola cooperazione.

I partecipanti si sono trovati concordi nell’affermareche il vertice mondiale sullaSocietà dell’informazione, previsto nel dicembredel 2003, contribuirà a creare unavisione comune del futuro, nonché a migliorareil coordinamento delle attività. Essihanno manifestato il proprio interesse perlo svolgimento, fra due anni, di una riunionedi follow up sull’iniziativa “@LIS”, in vistadi valutare gli orientamenti del progettoe prendere in considerazione i risultati delvertice mondiale del 2003.

La dichiarazione termina con un invito alMinistro spagnolo della scienza e della tecnologiaAnna Birulés, affinché faccia pervenireil documento al vertice di Madriddel maggio 2002.

Per ulteriori informazioni su “@LIS”, consultareil sito Web:http://europa.eu.int/information_society/international/latin/alis/index_en.htm

Sulla base di informazioni fornite dalla Sala Stampa della Commissione.

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