Pubblicato su Punto Informatico mercoledì 8 gennaio 2003
di Alberigo Massucci – Lo ipotizza uno studio del Ministero dell’Istruzione inglese, secondo cui dove c’è il PC c’è anche un calo di rendimento. Forse perché al PC si chiede troppo.
Ad affermare che il computer potrebbe addirittura rivelarsi dannoso al rendimento scolastico è nientemeno che uno studio voluto dal Ministero dell’Istruzione britannico, un rapporto che ha analizzato quanto accaduto nelle scuole tra il 1999 e il 2002 studiando un campione rappresentativo di 700 studenti.
Le rilevazioni hanno posto in luce che, nelle materie nelle quali l’uso del computer è più diffuso, il rendimento degli alunni in alcuni casi è addirittura calato rispetto a quanto accadeva in precedenza. Una tendenza che sarebbe confermata dai risultati invece più che positivi ottenuti in quelle materie, come le lingue straniere, dove l’informatica assume un ruolo secondario nella didattica.
Da un’analisi che rapporta lo specifico delle materie e l’uso contestuale di computer emerge poi che i migliori progressi in materie scientifiche sono stati compiuti in quelle classi nelle quali minore è l’uso del PC.
La bocciatura per l’uso del computer da questo rapporto assume dunque una valenza di primo piano. E a poco è servita fino a questo momento la dichiarazione del ministro dell’Istruzione Charles Clarke secondo cui i risultati positivi dell’uso delle macchine informatiche in classe sono incontestabili: “Abbiamo speso un miliardo di sterline, stiamo ora cominciando a raccogliere i frutti di quell’investimento imponente”.
Pubblicato su mercoledì 8 gennaio 2003
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