Mentre il Parlamento europeo sta vagliando una direttiva sul riutilizzo e la valorizzazione commerciale delle informazioni del settore pubblico, nell'ambito di un progetto finanziato dall'UE si sta lavorando alla definizione delle condizioni per lo sviluppo di un vero e proprio mercato interno dell'informazione pubblica in Europa.
Le informazioni raccolte dalle amministrazioni pubbliche in vari settori di attività (imprese, brevetti, trasporti, dati geografici ecc.), costituiscono una risorsa inutilizzata in Europa. A causa di fattori quali le differenze linguistiche, la mancanza di trasparenza e le discrepanze fra le norme sul riutilizzo dei dati nei vari Stati membri, i privati e le aziende incontrano difficoltà nell'ottenere informazioni pubbliche specifiche da altri paesi dell'UE. Ciò limita la mobilità dei cittadini e l'ampliamento delle attività commerciali al di là dei confini nazionali, oltre ad impedire ai fornitori di contenuti europei di creare un mercato dinamico dei servizi d'informazione basati sul riutilizzo dei dati pubblici e l'apporto di valore aggiunto.
A tal fine, nell'ambito del progetto 'ePSINet', finanziato dal programma 'eContent' della Commissione europea, è stata creata una rete europea che consente agli amministratori dell'informazione del settore pubblico (PSI) di scambiare conoscenze ed eliminare alcuni degli ostacoli al riutilizzo dei dati pubblici in tutt'Europa. Il Notiziario CORDIS ha incontrato Agnes Uhereczky di EURA, la società di sviluppo regionale per la Danimarca centro-settentrionale che figura fra i sette partner del progetto 'ePSINet', provenienti da cinque paesi. Poiché il progetto è giunto a metà strada, la Uhereczky ritiene che si possa fare il punto sulla creazione di una vasta rete di coordinatori nazionali, che rappresenti le comunità PSI di ciascuno degli attuali Stati membri dell'UE.
Tali comunità possono condividere informazioni e scambiarsi quesiti sul portale web 'ePSIGate', progettato per migliorare la conoscenza dei nuovi sviluppi su una serie di questioni politiche e giuridiche e sulla situazione generale in materia di PSI nei vari Stati membri. Gli interessati possono inviare documenti nella loro lingua nazionale corredati di un riassunto in inglese. L'obiettivo finale è quello di rafforzare la capacità delle imprese di riutilizzare le informazioni pubbliche e di valorizzarle da un punto di vista commerciale, affinché si possa mettere a frutto il potenziale di mercato di questi dati, rendendoli maggiormente fruibili in tutta Europa.
'Molti sono i benefici prodotti dal mercato interno in termini di libera circolazione di persone, merci, servizi e capitali, ma cosa si è fatto per la libera circolazione delle informazioni?', si chiede la Uhereczky. 'Questa – aggiunge – rappresenta una condizione essenziale per la competitività delle imprese europee. Chi vuole ampliare la propria attività commerciale in un'altra parte d'Europa ha il diritto di conoscere la normativa societaria e le altre regolamentazioni in vigore in quel paese. Il problema è che tali informazioni non sono facilmente reperibili […], sono racchiuse nei terminali interni dei governi: nei dipartimenti dell'industria, negli uffici del turismo ecc.'.
Il portale 'ePSIGate' raccoglie questi dati e li mette a disposizione dei fornitori di servizi d'informazione e delle altre categorie interessate del settore PSI di tutt'Europa. Attraverso il 'regulatory gateway' (punto d'accesso ai regolamenti), il sito offre una panoramica sulla politica generale e sui principali ambiti normativi che disciplinano il riutilizzo e la valorizzazione delle informazioni del settore pubblico in diversi paesi europei. Inoltre, fornisce indicazioni su importanti controversie fra le aziende che operano nel settore del riutilizzo commerciale delle PSI e le agenzie governative che tentano di imporre loro tariffe più elevate di quelle praticate ai fornitori dei servizi d'informazione per la concessione della documentazione pubblica.
Oltre ad offrire informazioni sulle attuali tendenze alla comunità PSI, 'ePSIGate' contribuisce anche alla creazione di una comunità europea più integrata in questo settore. La Uhereczky pone l'accento sul servizio 'Ask ePSINet' (Chiedilo alla rete ePSINet), nell'ambito del quale i singoli fornitori di servizi d'informazione o altre parti interessate possono porre domande su una serie di questioni, per esempio sulle condizioni per il riutilizzo delle informazioni pubbliche in un determinato paese dell'UE. Il quesito viene poi sottoposto ad un membro della rete che possiede le competenze necessarie per rispondere, contribuendo così a diffondere la comprensione delle questioni relative al settore PSI, nonché a rafforzare, nel tempo, la valorizzazione delle informazioni pubbliche.
Il progetto 'ePSINet', che si sviluppa dai risultati della precedente'Azione preparatoria PSINet', ha attirato l'attenzione di oltre 1.700 parti interessate alle informazioni pubbliche. Ora che il portale 'ePSIGate' è completamente operativo, i partner del progetto cercano di rafforzare la partecipazione degli operatori del settore, invitandoli ad animare il sito web mediante l'invio di informazioni e l'acquisizione di conoscenze da altre parti d'Europa, che potrebbero rivelarsi di grande interesse per le loro aziende. I responsabili del progetto 'ePSINet' intendono, a tempo debito, estendere la rete ai paesi in fase di adesione e candidati, e hanno in programma l'organizzazione, per il novembre 2004, di un'importante conferenza politica sull'utilizzo delle informazioni del settore pubblico.
Per maggiori informazioni:
Quadro di finanziamento eContent
Sito ePSIgate