La progettazione dei siti Web tra usabilità e grafica

In materia di usabilità, progettazione e disegno dei siti Web, la letteratura ormai è molto ricca. Se nessun testo, da solo, esaurisce tutti gli aspetti legati a questi temi, con due o tre manuali, non particolarmente spessi o difficili, è possibile…

Web design svelato. Tecniche e casi reali.
Titolo “Web design svelato. Tecniche e casi reali.”
Autori David Robinson
Editore Tecniche nuove
Pagine 331
Anno 2002
Prezzo 42,00 €


Web usability.
Titolo “Web usability.”
Autori Jakob Nielsen
Editore Apogeo
Pagine 442
Anno 2000
Prezzo 40,28 €


Web design.
Titolo “Web design.”
Autori Silvia Burigana, Simona da Robertis
Editore Tecniche nuove
Pagine 122
Anno 2002
Prezzo 8,50 €


Grafica Web
Titolo “Grafica Web”
Autori Simona de Robertis
Editore Tecniche nuove
Pagine 119
Anno 2002
Prezzo 8,50 €


Il mestiere del Web. Manuale di sopravvivenza per Web designer e committenti.
Titolo “Il mestiere del Web. Manuale di sopravvivenza per Web designer e committenti.”
Autori Sofia Postai
Editore Hops
Pagine 246
Anno 2003
Prezzo 19,90 €


Siti che funzionano. Quando Web design non significa disegni su Web.
Titolo “Siti che funzionano. Quando Web design non significa disegni su Web.”
Autori Sofia Postai
Editore Hops
Pagine 236
Anno 2001
Prezzo 18,60 €


In materia di usabilità, progettazione e disegno dei siti Web, la letteratura ormai è molto ricca. Se nessun testo, da solo, esaurisce tutti gli aspetti legati a questi temi, con due o tre manuali, non particolarmente spessi o difficili, è possibile acquisire una buona preparazione di base.

Per l’usabilità, il testo classico da leggere è quello di Nielsen, da cui tutti hanno copiato e a cui tutti fanno riferimento – anche chi, come Postai, dichiara di non amare moto questo guru. Per una panoramica su tali temi, in effetti, si può anche leggere proprio il primo libro di Postai, Siti che funzionano, che tratta in modo particolare di principi di Web design, dedicando alle “tecnicaglie” soltanto una trentina di pagine, in chiusura. La tesi di quest’autrice, molto corretta, è che l’usabililità non comporti necessariamente la bruttezza delle pagine, e che nel disegnare un sito sia necessario conciliare diversi esigenze, tenendo conto dei propri obiettivi.

Il mestiere del Web, invece, affronta nel dettaglio il processo di progettazione, spiegandone le varie fasi dal punto di vista del designer, che secondo Postai dovrebbe essere la figura centrale di questo tipo di lavoro, l’unica in grado di coordinare i diversi specialisti per giungere a un risultato che soddisfi i differenti tipi di pubblico che si vogliono servire con il sito. Nel complesso il libro costituisce una buona guida, almeno per i progetti di piccole dimensioni e senza troppe esigenze tecnologiche.

A chi ha ancora più fretta, consigliamo un’altra accoppiata di libri, ancora più sottili. In Web design le autrici, esaminando numerosi esempi, danno ordine e metodo alle attività necessarie alla progettazione di un Web, con molti consigli pratici e trascurando solo gli aspetti tecnologici delle diverse fasi di lavoro. Anche qui, l’attenzione all’usabilità e all’accessibilità è continua. Il secondo manuale di Tecniche nuove, Grafica Web, fornisce invece indicazioni utili per il disegno dei siti. Questo secondo testo, se letto da solo e non dopo il primo, risulta meno completo ed efficace; i due libri insieme, però, sono poco più di 200 pagine che potrebbero evitare molte delle brutture che oggi si vedono in Rete.

Infine, per chi già sa progettare e realizzare siti, ma desidera dei consigli di stile sui versanti più tecnici e grafici, può essere interessante il libro di David Robinson, un designer molto quotato.
Gli esercizi di questo manuale basati soprattutto (ma non solo) su Dreamweaver e Golive, richiedono conoscenze di Html, dei principi di layout delle pagine, e delle interfacce dei software da usare. Nulla per i neofiti, quindi, ma un testo molto utile per il progettista Web che in una piccola realtà deve gestire tutto il ciclo di sviluppo di un sito. Il percorso didattico si spinge fino all’uso di javascript e all’integrazione di video e suoni, sincronizzati con Smil, in pagine dinamiche e interattive.
L’autore, che usa sempre dei siti reali come punti di partenza, segue scelte molto “statunitensi” che potrebbero sembrare un po’ lambiccate ai sobri designer italiani, ma in un capitolo riesce a ridare dignità persino ai frame, spesso impiegati male anche su molti siti nostrani.
In appendice sono riportate le compatibilità delle diverse tecniche con i browser più diffusi; sul Cd Rom allegato si trovano le versioni a durata limitata dei programmi da utilizzare.

(Fabio Metitieri)