L’informatica per umanisti, che si sta affermando tra mille incertezze, è una disciplina complessa e di difficile definizione, che finora mancava di testi di riferimento completi e aggiornati…
Titolo
“Informatica per le scienze umanistiche.”
Autori
A cura di Teresa Numerico e Arturo Vespignani
Editore
Il Mulino
Pagine
260
Anno
2003
Prezzo
15.00 €
Titolo
“Introduzione all’uso del computer negli studi letterari.”
Autori
Di Giuseppe Gigliozzi, a cura di Fabio Ciotti
Editore
Bruno Mondadori
Pagine
272
Anno
2003
Prezzo
16,50 €
L’informatica per umanisti, che si sta affermando tra mille incertezze, è una disciplina complessa e di difficile definizione, che finora mancava di testi di riferimento completi e aggiornati. Gli studiosi di tale disciplina reclamano comunque un ruolo più ampio in questo settore, per esempio nella progettazione e nel coordinamento delle attività che stanno rendendo disponibile in digitale, on line, una parte sempre maggiore del sapere e della conoscenza.
Combinare le conoscenze umanistiche con delle solide basi informatiche non è un compito facile; il manuale curato da Numerico e Vespignani compie un primo importante passo in questa direzione. Gli autori sono sei docenti e ricercatori di informatica umanistica, quasi tutti legati all’Università di Bologna, che sfruttano nel volume l’esperienza fatta in aula. Peccando forse di un’eccessiva sintesi, Informatica per le scienze umanistiche tratta i principali argomenti necessari al settore, spaziando dalla teoria dei calcolatori a Internet, dallo studio delle basi dati alle codifiche derivate dall’Sgml, quali l’Html e l’Xml, dalla scrittura on line alla comunicazione multimediale e alle caratteristiche dei differenti formati audio e video.
Alla fine di ogni capitolo si trova un’utile selezione di testi e di risorse on line per l’approfondimento degli argomenti trattati.
Introduzione all’uso del computer negli studi letterari è invece un testo classico, alla cui riedizione il suo autore, Giuseppe Gigliozzi, italianista e docente nelle Università di Roma e di Lecce, stava lavorando da già tempo, fino alla sua prematura e improvvisa scomparsa, nel 2001. È stato Fabio Ciotti, suo allievo nonché docente di informatica umanistica, a riprendere gli appunti di Gigliozzi e a completare la revisione.
I risultati sono ottimi, grazie sia all’esperienza di lunga data di Gigliozzi sia alla competenza di Ciotti, già autore di diversi altri manuali, tra i quali l’apprezzatissimo Internet 2004 che è recensito in un’altra scheda di questa rubrica. A differenza del testo di Numerico e Vespignani, questo volume non costituisce una generica introduzione all’informatica per umanisti, bensì un breve trattato che insegna in modo specifico come utilizzare il computer per il trattamento e l’analisi dei testi letterari.
Ci sono anche dei riferimenti introduttivi, con brevi cenni sui fondamenti dell’informatica, ma il discorso approda molto velocemente al suo argomento centrale: i testi, la loro codifica e la loro interpretazione.
Per quanto molto rigoroso e decisamente specifico, il libro si lascia leggere con piacere anche dai semplici curiosi.