La posta elettronica può diventare “posta certificata”, come una normale raccomandata con avviso di ricevimento, così che l’invio e la ricezione di documenti con strumenti informatici (email) avrà valore legale.
Il Consiglio dei Ministri, su proposta di Lucio Stanca, ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, e Luigi Mazzella, ministro per la Funzione Pubblica, ha infatti approvato un Dpr che disciplina l’utilizzo della posta elettronica certificata non solo nei rapporti con la Pubblica amministrazione, ma anche tra cittadini.
Essa sarà resa disponibile dai gestori di posta elettronica come un ulteriore servizio.
«Il provvedimento è un atto di modernità», ha detto Stanca. «La posta elettronica sta diventando sempre di più strumento quotidiano di comunicazione. La disposizione approvata introduce la posta elettronica certificata dando maggior certezza della spedizione e ricezione del messaggio elettronico, rafforzando, quindi, la validità giuridica della stessa comunicazione telematica, come del resto già avviene con la lettera raccomandata con avviso di ricevimento rispetto alla lettera con affrancatura ordinaria.
Con questo decreto abbiamo posto le condizioni per una ulteriore maggiore diffusione di questo moderno strumento di comunicazione nel Paese. Ad esempio, anche nella stessa Pubblica amministrazione la posta elettronica sta avendo un sempre più ampio utilizzo: i messaggi elettronici scambiati fra amministrazioni e fra queste e l’esterno nel 2003 sono stati oltre 31 milioni, rispetto ai 14,6 milioni del 2002».
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Pubblicato su: La Repubblicalunedì 29 marzo 2004