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Riflessioni sull’e-learning a tutto campo

Una decina di autori, per lo più docenti o ricercatori, esplorano teorie e pratiche dell’e-learning, partendo dalle esperienze realizzate nell’ambito del Laboratorio di tecnologie audiovisive dell’Università Roma tre.

Pedagogie dell’e-learning
Titolo “Pedagogie dell’e-learning”
Autori A cura di Roberto Maragliano
Editore Laterza
Pagine 258
Anno 2004
Prezzo 20,00 €


Una decina di autori, per lo più docenti o ricercatori, esplorano teorie e pratiche dell’e-learning, partendo dalle esperienze realizzate nell’ambito del Laboratorio di tecnologie audiovisive del Dipartimento di scienze dell’educazione dell’Università Roma tre.

Come spesso capita per i testi accademici scritti a più mani, il discorso non è sempre bene organizzato e in alcuni punti si ripete e spesso divaga, ma risulta comunque interessante per chi voglia riflettere a fondo su questi temi.
Una delle tesi di fondo di questi saggi è che a ogni classe di media – stampa, audiovisivi, digitali – debbano corrispondere una particolare configurazione della didattica e diverse figure di insegnamento e di apprendimento.

Il primo capitolo parte dalla ridefinizione del concetto di sapere, per poi esaminare le trasformazioni di concetti quali il testo e il tempo e quindi esaminare le caratteristiche che una piattaforma di e-learning dovrebbe avere.
Il secondo capitolo riporta tre esperienze di formazione, in Telecom Italia, nella Open University britannica, e per il master Web based training, Wbt, italiano.
Nel terzo capitolo si affronta la questione della redazione dei contenuti di un corso.
Il quarto capitolo è dedicato all’analisi della figura del docente, che in Rete “esplode”, per frammentare il suo ruolo in diversi altri operatori dell’e-learning. Qui è interessante notare le considerazioni finali: l’attività di docenza on line – sostiene il saggio – rende impossibile al docente il restare identico a se stesso. Anche nelle pratiche di insegnamento tradizionale, in aula, il docente dovrà infatti fare sempre i conti con il suo alter ego di Rete.
Del tutto divagante è il quinto capitolo, che dovrebbe essere dedicato alla figura dello studente on line e invece si impegna in analisi sull’essere donna in Rete, sulla scoperta dei copertoni, sul modo di contare le conchiglie in Ghana, e in altre amenità di questo tipo che forse avrebbero trovato una collocazione migliore in un contesto diverso.
Il sesto capitolo per fortuna riporta il discorso su terreni concreti, descrivendo le esperienze del Laboratorio di tecnologie audiovisive, con un racconto da cui si possono trarre dei suggerimenti molto interessanti.

Tre le appendici. Le prime due, molto utili, riportano le schede su diversi saggi e manuali sull’e-learning, una ventina in tutto, e un elenco ragionato di numerosi siti Web dedicati a questi argomenti. La terza è costituita dal testo del Decreto Moratti – Stanca.

(Fabio Metitieri)