Si sono appena conclusi i Web Days, le giornate torinese dedicate al mondo della rete, che si sono svolti all’interno del suggestivo scenario Hi-Tech dell’Atrium, show room delle Olimpiadi di Torino 2006 e della Città. La manifestazione, promossa da Città di Torino e dal Centro Scienza, ha avuto come tema portante quest’anno i weblog o blog, i diari della rete che hanno rivitalizzato l’universo internet con spazi di socializzazione, riflessione ed espressione, rivoluzionando interi universi della comunicazione. Tra i materiali segnaliamo “il decalogo” delle cose da sapere se si intende avvicinarsi al mondo dei weblog, illustrato durante uno dei tanti convegni e seminari che hanno caratterizzato l’iniziativa.
il BLOG DECALOGO
Le dieci cose sui weblog che non puoi non sapere…
1. Un blog è un sistema di pubblicazione di contenuti su Internet, non il tuo diario personale chiuso a chiave nel cassetto del comodino. Tieni a mente che quello che scrivi sarà letto da altre persone.
2. Ogni unità di contenuto che pubblichi sul tuo blog si chiama post. Occorre postare con una frequenza ragionevole (un blog aggiornato una volta al mese non è divertente!), ma soprattutto scrivere qualcosa che possa interessare o divertire i tuoi lettori.
3. Ciò non significa che il tuo blog debba necessariamente essere tematico o raccogliere notizie di attualità come un giornale. La maggior parte dei blog sono costituiti di fuffa: post sugli argomenti più disparati, curiosità, aneddoti di vita vissuta, aforismi e citazioni, commenti sui fatti del giorno. A distinguere un blog ben fatto da uno che annoia sono la scelta degli argomenti e lo stile espressivo. Perché anche la fuffa, a suo modo, è un’arte.
4. Proteggi la tua privacy. Il tuo blog può essere letto da parenti, amici, conoscenti, colleghi di lavoro. Se ti riferisci a persone che non vuoi si riconoscano in ciò che scrivi, censura nomi ed altre circostanze. Del resto, si sa, un po’ di mistero affascina i lettori. Attenzione a non esagerare, però! Un post di cui solo tu riesci ad afferrare il senso è una noia mortale per tutti gli altri.
5. Applica le regole fondamentali dell’usabilità: i tuoi lettori ti ringrazieranno. I tuoi post possono contenere testo che varia per formato, stile, carattere e colore, ma non lasciarti prendere la mano: privilegia uniformità e leggibilità. Possono contenere immagini – esistono anche i photoblog, che sono costituiti solo da immagini, al limite corredate da qualche commento verbale – ma è meglio se non sono troppo grosse. Teoricamente possono contenere anche file audio o filmati, ma gli utenti che non dispongono di connessioni a banda larga ci metterebbero secoli a scaricarli: meglio caricarli altrove e postare soltanto un link.
6. Il template definisce i colori, l’impostazione, l’aspetto grafico del tuo blog. Anche se non sei molto esperto di Web design e linguaggio HTML, puoi trovarne moltissimi tipi da scaricare online. C’è davvero di che sbizzarrirsi, ma ricorda che in generale pulizia, semplicità e leggibilità sono la scelta più apprezzata da chi ti legge.
7. Nell’universo dei bloggers, o blogosfera, è buona norma attenersi alla netiquette, il galateo del comportamento online. Ricordatene soprattutto quando commenti i blog altrui. Cerca di lasciare commenti pertinenti e, soprattutto, evita gli insulti e i toni troppo aspri, che danno vita ai flame (litigi online).
8. A proposito di educazione: non imprecare troppo davanti al computer se la tua piattaforma di blogging è temporaneamente fuori uso per manutenzione! Ricorda tutti i servizi che di norma ti offre, tra cui la possibilità di avere un mo-blog (il prefisso “mo” sta per “mobile”), che puoi aggiornare da qualunque dispositivo mobile, compreso il tuo cellulare, inviando un SMS o un MMS per inserire testo e immagini. Se proprio perdi la pazienza, puoi prendere in considerazione l’ipotesi di cambiarla, oppure di aprire il tuo blog indipendente su un dominio di tua proprietà.
9. Se vorrai, avrai molte occasioni di incontrare altri bloggers (autori di blog) e fare amicizia. Frequentare blograduni, spettegolare sulle blogstar (i bloggers più letti e famosi), partecipare ad un multiblog (un blog a più mani) ed uscire a cena con gli altri partecipanti… ovviamente, nulla di tutto questo è obbligatorio: c’è anche chi è più schivo e preferisce non associare in alcun modo la propria persona fisica al suo blog. Ma, per chi la vive nello spirito giusto, un po’ di vita sociale tra bloggers aggiunge pepe alla faccenda.
10. Se tutti questi termini strani non ti hanno ancora fatto venire l’orticaria, se questo decalogo ti suscita più curiosità che disgusto, se stai già andando freneticamente a cercare un computer anziché la porta d’uscita… prendi ancora tempo per riflettere. Leggiti qualche blog. Metti in discussione queste regole, trova esempi che le contraddicono in pieno. Solo allora, se vorrai, ti daremo il benvenuto fra noi.
A cura di Chiara Melotto, Elisa Pogliano ed Enrico Sola