Pieno sviluppo ed utilizzo dell'ICT per la crescita e la competitività economica e sociale, inclusione digitale e quindi un esercizio più consapevole e ampio del diritto di cittadinanza, contenuti e servizi più innovativi e aderenti alle necessità e alle aspettative dei cittadini, formazione e lavoro, sono queste alcune delle questioni considerate fondamentali nella comunicazione “Challenges for the European Information Society beyond 2005”, adottata dalla Commissione europea in preparazione di una nuova strategia per la Società dell'Informazione dei prossimi anni.
Con questa Comunicazione, infatti, in cui vengono delineate le sfide e le questioni che l'Europa dovrà affrontare con urgenza e impegno per arrivare al traguardo del 2010, il termine ultimo per il pieno raggiungimento degli obiettivi fissati dall'Agenda di Lisbona, la Commissione dà il via ad un ampio dibattito europeo da cui scaturiranno nuove linee politiche e di intervento da adottare a partire dal 2006.
Partendo dal dato che conferma il contributo fondamentale dell'Ict alla strategia di Lisbona, la Comunicazione sottolinea quanto l'Europa sia ancora in una fase iniziale nell'impiego e nello sviluppo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, che si traduce in definitiva in un' imperfetta esplorazione dei reali e molteplici benefici derivanti dall'utilizzo dei nuovi strumenti della Società dell'Informazione.
Da ciò consegue la necessità di potenziare gli investimenti nel settore della ricerca e dello sviluppo, in generale condizione essenziale per la vitalità e la forza del settore Ict, di affrontare questioni rilevanti come quelle relative alla sicurezza e all'affidabilità delle reti e dei sistemi, di impegnarsi nella risoluzione di problemi di natura regolatoria, come quello inerente il diritto della proprietà intellettuale, quello relativo alla disciplina delle comunicazioni mobili o alla salvaguardia della privacy.
Nella Comunicazione, la commissione richiama l'attenzione sull'impiego dell'Ict nel settore pubblico, che risponde all'obiettivo di migliorare la qualità dei servizi e di promuovere la democrazia e la trasparenza e suggerisce di potenziare l'attuale orientamento alla riforma del settore pubblico per raggiungere maggiore efficienza. Così come deve aumentare l'attenzione al concetto di interoperabilità tra i servizi, all'uniformità di norme e pratiche tra gli Stati membri e soprattutto alla dimensione paneuropea di servizi pubblici digitali.
Per quanto riguarda l'occupazione, uno dei temi fondamentali dell'Agenda di Lisbona, l'analisi degli effetti dell'utilizzo dell'Ict evidenzia che i migliori risultati si conseguono combinando la riorganizzazione dei processi con gli investimenti nella formazione. La Commissione richiama dunque l'attenzione sulla necessità di rafforzare la componente Ict in tutti i processi di formazione e addestramento e sull'importanza dell'applicazione delle nuove tecnologie nel mercato del lavoro per aumentare l'efficienza, per incrementare la qualità del lavoro e per predisporre nuove e migliori opportunità professionali.
La Comunicazione insiste poi sull'importanza del settore Ict come uno dei settori economici trainanti; in considerazione anche della crescita recente di nuovi mercati come quelli asiatici e latino-americani, l'Europa deve aumentare il suo potenziale di attrazione nei confronti di nuovi investimenti e opportunità di sviluppo.
Questo è solo il primo di una serie di passi nel processo di riflessione sulla Società dell'Informazione del futuro, che vedrà impegnate con il nuovo anno tutte le parti interessate, dal Parlamento europeo, alla Commissione economica e sociale europea, dalla Commissione delle Regioni all'eEurope Advisory Group.
Per maggiori informazioni:
Il comunicato stampa della Commissione europea: http://europa.eu.int/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/04/1383&format=HTML&aged=0&language=EN&guiLanguage=en