Tutti al museo a divertirsi con giochi vecchi e nuovi, alla mostra Playtime- un mondo di videogame, dove sono esposti –e si possono sperimentare di persona- i videogiochi di ieri e di oggi.
Una storia che inizia con puntini luminosi sullo schermo di un oscilloscopio in un centro di ricerca americano, prosegue nelle università più prestigiose dotate di enormi elaboratori e illustra i primi prodotti commerciali per sala giochi e per console casalinghe da attaccare alla televisione
Fino ai più recenti giochi per Sony Playstation 2 con telecamera Eye Toy dove il giocatore “entra nello schermo” e interagisce direttamente con i personaggi e gli oggetti che fanno parte del videogame, senza toccare alcun genere di controller. Un gioco che sembra frutto di magia ma che ha alle spalle una sapiente tecnologia, e che porta il giocatore in mondi diversi, dal regno dei cartoni di Walt Disney, alle palestre dei più diversi sport.
Una zona è dedicata alla tematica dello spazio, che ha ispirato numerosi tra i primi videogiochi, che sono stati commercializzati a partire dal 1972, in un’epoca in cui, dopo il successo dello sbarco sulla luna, sembrava che mancasse poco alla conquista dello spazio.
Un’altra sezione è dedicata a videogioco e apprendimento, e propone i risultati di una ricerca condotta dal CNR di Genova, Istituto Tecnologie Didattiche, insieme a operatori dell’unità sanitaria locale genovese per alcuni anni su alcune classi elementari. Si potrà provare una selezione dei videogiochi utilizzati per analizzare e sviluppare abilità di pensiero strategico e ragionamento logico nei bambini (tra i quali alcuni notissimi prodotti come campo minato, mastermind, battaglia navale, dama cinese, labirinti, ecc), che hanno portato a risultati molto positivi , mettendo i piccoli in condizione di comprendere che per risolvere i problemi-e i videogiochi- è importante darsi una strategia di lavoro e applicarla in maniera corretta e non a caso (un più dettagliato documento sullo studio è disponibile a richiesta).
Chi è interessato al tema bambini e videogame troverà anche gli aggionatissimi dati dell’inchiesta Doxa dell’ottobre 2005, dai quali si deduce che il 56 % dei ragazzi tra i 5 e i 13 anni possiede una console di gioco e il 63% un PC.
Città della Scienza (Napoli) – sala Galileo
Dall’8 dicembre 2004 al 16 gennaio 2005
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