“Ubuntu” non è un misterioso acronimo da gergo informatico, è una parola
africana che significa “Essere umani verso gli altri” e “io sono quello che
sono perchè voi siete quello che siete”. Da oggi è anche il nome di una nuova
ed interessante distribuzione Linux.
Ubuntu è una distribuzione mirata agli utenti finali (o normali), quelli che
vogliono un sistema che funzioni senza sofferenze e che gli consenta di
ascoltare un cd o navigare su internet senza dover scartabellare su corposi
manuali o votarsi a qualche santo protettore degli smanettoni.
Gli sviluppatori, in pieno spirito opensource, non sono partiti dal nulla, ma
si sono basati su Debian cercando di colmarne alcune lacune
che hanno riscontrato. Debian è uno dei più longevi e grandi progetti di
distribuzione linux, ormai molto conosciuta per stabilità e facilità di
gestione dei pacchetti, ma rimane un prodotto da addetti ai lavori.
Ubuntu si ripromette di conquistare una parte degli utilizzatori di software
commerciale, per fare questo implementa un’installatore grafico e
un’interfaccia accattivante e moderna (Gnome 2.8). Attorno ad Ubuntu si è
creata velocemente un’attiva comunità di utenti e sviluppatori che
garantiscono una release ogni sei mesi, un ritmo davvero impressionante anche
per un software opensource.
Il progetto è sponsorizzato da una società privata (INSERIRE LINK), ma
aderisce completamente alla politica del software libero e dell’opensource.
Il software è ovviamente liberamente scaricabile da internet, ma è prevista
anche l’interessante possibilità di richiedere cd stampati (in una curata
confezione) recapitati direttamente a casa, a costo zero.