Spesso, nei convegni in cui si ragiona di opensource e di opencontent, si assiste ad un uso imbarazzante di software commerciali, ovviamente su sistemi operativi a loro volta con la stessa provenienza. Al secondo problema non so dare soluzione, ma per il primo vi è una via d’uscita semplice: basta portare con sè una chiavetta USB contenente le versioni “portatili” di OpenOffice, Firefox e così via. C’è anche la possibilità di usare un’unica suite.
Bello, eh?
Ho assistito a tante di queste gustose scenette in cui il relatore rosso paonazzo non aveva previsto la situazione. Si spera che basti la prima figuraccia per attrezzarsi…speriamo:)