Boston (USA) – Free Software Foundation (FSF) ha lanciato un appello a tutti i produttori di hardware e ai vendor di PC affinché eliminino quelle restrizioni che oggi, specie in ambito desktop, ostacolano la diffusione del software open source.
In un documento intitolato The road to hardware free from restrictions, FSF ha invitato i produttori a collaborare con la comunità del software libero per “stabilire rapporti reciprocamente favorevoli”, offrendo loro consulenza gratuita. Nel documento la celebre fondazione fissa cinque punti di intervento: il rilascio di driver open source, essenziali per espandere il supporto all’hardware di Linux e degli altri sistemi operativi open; la fine di quella che FSF definisce “Microsoft Tax”, ossia la pratica di preinstallare Windows sui PC; la rimozione dai BIOS delle funzionalità proprietarie, che rischiano di vincolare ancor di più l’hardware a Windows; il supporto ai BIOS open source; e il rifiuto delle tecnologie di DRM, che come noto FSF chiama Digital Restrictions Management anziché Digital Rights Management.