I debiti accumulati per ritardi nei finanziamenti dalle scuole per le supplenze, per le forniture dei materiali di cancelleria, ma anche per le pulizie e per la Tarsu, ovvero la tassa sui rifiuti, arriverebbero a sfiorare, il miliardo di euro su scala nazionale.
Proprio in questi giorni, stanno arrivando a Torino le prime cartelle esattoriali per la tassa rifiuti che potrebbero portare ad pignoramento dei beni. Nel danno la beffa è che, gli arredi delle scuole, non sono proprietà delle scuole ma del comune, per cui gli ufficiali giudiziari si potranno rivalere sulle attrezzature didattiche: PC, televisori, videoproiettori, libri, attrezzature di laboratorio, ecc… acquistati a fatica ma con impegno e determinazione dalle scuole.
Secondo una ricerca effettuata dalla Flc-Cgil, dal 2001 al 2007 gli stanziamenti per il funzionamento didattico e amministrativo delle scuole sono passati da 331 milioni di euro a 108 milioni di euro. Per il pagamento della Tarsu, le scuole hanno avuto nel 2001 quasi 35 milioni di euro, calati a 22 milioni nel 2006, con punte in giù nel 2002 (5,8 milioni) e nel 2005 (11 milioni). Quasi 300 milioni di euro sono stati cancellati per gli stipendi dei supplenti in soli tre anni: nel 2004 c’erano 889 milioni di euro, nel 2007 ce ne sono 573. Il risultato è che ad oggi, secondo quanto risulta a IO, il debito sarebbe arrivato appunto a un miliardo di euro.
Ulteriori notizie su: http://www.flcgil.it/notizie/rassegna_stampa/2007/maggio/italiaoggi_scuole_in_rosso_per_1_miliardo_di