La valorizzazione della cultura scientifica e tecnologica è nell’agenda politica di tutti i Paesi, che hanno in varia misura e con diverse modalità messo in atto strategie per il suo sviluppo. Il gap dell’Italia è particolarmente grave ed è reso tanto più preoccupante dall’emorragia di iscrizioni nelle Facoltà scientifiche, in particolare a Fisica, Chimica e Matematica. Secondo i dati Eurostat, nel nostro Paese, a fronte di un aumento consistente della popolazione universitaria, passata da 1,77 a 1,99 milioni di unità tra il 2000 e il 2004 (+ 12,4%), il numero degli iscritti alle Facoltà scientifiche si è ridotto del 9,8%, passando dai 51.990 del 2000 ai 46.900 del 2004.
Il 4 agosto 2006 è stato istituito un Gruppo di lavoro Interministeriale (Ministero dell’Università e della Ricerca, Ministero della Pubblica Istruzione, Ministero per le riforme e le innovazioni nella Pubblica Amministrazione,Ministero per i Beni e le Attività Culturali) per lo Sviluppo della Cultura Scientifica e Tecnologica, presieduto da Luigi Berlinguer. Ma siamo di fronte all’ennesima commissione senza poteri e senza finanziamenti, che deve operare come gruppo di volontari (“Nessun compenso è dovuto ai componenti del Gruppo di lavoro per lo svolgimento delle predette attività”), che potranno fare proposte, senza nemmeno sapere da chi saranno prese in considerazione.
Tratto dalla Newlsetter ADI – Associazione Docenti Italiani
Decreto istitutivo gruppo di lavoro interministeriale