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Banda larga in Amazzonia

Il Politecnico di Torino si è aggiudicato un finanziamento di 96mila euro per portare Internet in diversi villaggi dell’Amazzonia. Per favorire il supporto medico e l’insegnamento a distanza. L’Inter-American Development Bank (Iadb) ha messo a disposizione diverse centinaia di migliaia di dollari per finanziare progetti “al fine di migliorare la qualità della vita nelle aree più povere e a rischio dell’America Latina e dei Caraibi e con un impatto diretto e tangibile sulla vita delle persone che lo sperimentano”. Il bando era stato aperto prima dell’estate, e ora sono arrivati i vincitori (141 i partecipanti): l’Unicef, il Mit di Boston, l’università della Bolivia. E il  Politecnico di Torino, unico vincitore europeo.



Il progetto dell’ateneo torinese si chiama iXem, e consiste in un sistema per trasmettere dati senza fili e a lunghe distanze. La soluzione del Politecnico di Torino è un adattamento del sistema di comunicazione sperimentato al rifugio Capanna Margherita (Monte Rosa), che ha consentito di usufruire della connettività Internet dal rifugio stesso e di visualizzare sul web immagini ad alta risoluzione dei ghiacciai del Monte Rosa e della Valsesia. Il sistema ha permesso di stabilire il record mondiale di trasmissione a distanza, con circa 300 chilometri di copertura fra il rifugio dolomitico e il Monte Cimone sull’Appennino.

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