A tre anni dall’appuntamento previsto a Lisbona per il 2010 dalla Commissione europea per raggiungere obiettivi di maggiore qualità del servizio di istruzione, è stato rilevato il percorso compiuto dai 27 Paesi dell’Unione censiti. Per l’Italia emerge una scuola bloccata sulla conservazione dello stato attuale (nonostante le contunue riforme), sempre più lontana dall’Europa, e quasi incapace di trovare la strada del rinnovamento e dell’efficacia della propria offerta formativa.
In questo rapporto intermedio curato dalla Direzione Generale dell’Educazione e Cultura della Commissione Europea e pubblicato da Publication Office (www.publications.europa.eu), L’Italia è quasi sempre nelle parti basse della classifica.
Nonostante tutto ci sono due dati, tra gli otto indicatori rilevati, che sono in controtendenza: l’incremento dei laureati in matematica, scienze e tecnologia e la buona diffusione dei servizi per l’infanzia.