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Le classi 2.0 non partono, i dirigenti scolastici avevano già  avvisato le famiglie, preparato locali e docenti, i finanziamenti erano perfino già  arrivati… ma ora ci sono nuovi ordini: ora è il momento di aspettare.
Aspettare cosa? il monitoraggio, la formazione, il supporto, la progettazione! In pratica il progetto triennale che poteva partire subito partirà , se va bene ad aprile, le classi 2.0 saranno pronte per il prossimo anno scolastico e gli anni operativi saranno solo più due e non tre. Come mai?

Il paradosso è che gli enti che sono stati coinvolti nelle classi 2.0 per dare supporto e consulenza alle scuole si sono rivelati più lenti e impreparati delle scuole stesse. Mentre le scuole per partecipare hanno dovuto presentare una candidatura di un certo livello approvata da un consiglio di classe unanine e pronto a partire per settembre; tutti gli altri soggetti di supporto stanno partendo solo adesso e, siccome la macchina organizativa è complessa, e non si conosce bene la realtà  scolastica ecco che partono i monitoraggi a tappeto, le analisi dei fabbisogni, le riunioni in telepresenza, gli incontri autoreferenziali e chi più ne ha più ne metta. Il risultato è che le scuole saranno obbligate ad un sovraccarico di lavoro mentre chi deve aiutarle accumulerà  nuovi dati per le proprie ricerche e pubblicazioni. Come supporto per adesso non sembra un granchè…

Nel frattempo tutti fermi!
E a studenti e famiglie cosa diranno le scuole?

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