Mi è stato chiesto di “ristrutturare” il capitolato tecnico di riferimento per l’acquisto di una Lavagna Interattiva Multimediale. Le scuole possono scaricare il documento dal sito dell’USR Piemonte o dal sito dell’Associazione Dschola e utilizzarlo o personalizzarlo per i prossimi eventuali acquisti di LIM o Classi 2.0.
Sono state tolte tutte le specifiche tecniche inutili e fuorvianti e sono state aggiunte le cose davvero importanti e fondamentali per l’utilizzo in classe:
- La LIM deve essere utilizzabile direttamente con le dita (touch screen reale)
- Il videoproiettore non deve sporgere di più di 50 cm dal muro (focale ultra corta)
- Proiettore e lavagna devono avere le stesse identiche proporzioni dello schermo (LIM4:3 abbinata a proiettore 4:3, LIM 16:10 abbinata a proiettore 16:10)
- Il computer deve essere fisso, di ingombro ridotto e protetto con Deep Freeze (in pratica un tutt’uno con la LIM)
- L’installazione deve essere fatta “A regola d’arte” con cablaggi nascosti e certificata a norma di legge
Ho visto molte installazioni economiche di LIM 4:3 abbinate a proiettori 16:9 o 16:10 ma – che sia chiaro – si tratta di un grave errore. La risoluzione 4:3 o 16:10 non è una opzione trascurabile, il rapporto deve essere nativo nel proiettore e non solo compatibile. Ovviamente un proiettore si adatta anche a proiettare un formato diverso da quello nativo ma spreca circa il 30% di luminosità e la sua installazione diventa più complessa. In molte installazioni il proiettore 16:9 è stato scelto solo perchè costava meno contando sul fatto che le scuole non erano in grado di capire la differenza tra 4:3 e 16:9.
Sul computer, l’altro punto debole del sistema, le scuole possono scegliere tra due comode possibilità : o un MAC Mini o un NetTop (Tipo l’Asus Eee Box EB1501). Si tratta in entrambi i casi di piccoli computer, dotati di masterizzatore DVD, bassi consumi e ottime prestazioni, facilmente fissabili a muro e utilizzabili esclusivamente con la LIM con tastiera, mouse, rete (e telecomando) senza fili. I PC devono essere protetti con Deep Freeze, un software che ripristina la configurazione del computer ad ogni riavvio, consentendo così alla LIM di funzionare perfettamente, con qualsiasi docente, senza pasticci, virus, manutenzione, calibrazione, senza antivirus e senza fastidiosi aggiornamenti nel bel mezzo della lezione per molti anni. Consiglio di aggiungere in opzione un ricevitore USB per la TV Digitale Terrestre, così la Lavagna diventa ancora più Multimediale.
I sistemi operativi possibili (in base al PC scelto) sono o Windows 7 o Mac OS X Snow Leopard. Si tratta in entrambi i casi di sistemi che integrano al loro interno il riconoscimento del “multi touch”, il tocco simultaneo di due dita per ingrandire, ruotare o spostare gli oggetti come sull’iPhone. Con Windows 7 viene consigliata l’installazione anche dei Componenti Tablet PC e del Microsoft Touch Pack un insieme di software specifici proprio per LIM e touch screen tra cui il riconoscimento della scrittura (anche in corsivo), un simpatico mappamondo simile a Google Earth utilizzabile direttamente con le mani e alcuni giochi tra cui una lavagna in ardesia che ricorda “the incredible machine”. Le LIM che consentono l’utilizzo diretto delle dita non sono molte (principalmente Hitachi e Smart) quella che consente il tocco multiplo per adesso è solo l’Hitachi. Il touch screen, tanto discusso nel 2010, nel 2011 non è più una opzione di lusso ma la norma visto che tutti i produttori di LIM hanno adottato questa tecnologia e propongono ora ottimi modelli multi-touch in grado di riconoscere i gesti delle mani fatti sullo schermo così come è consuetudine fare con iPad e iPhone.
Buona lettura:
Capitolato LIM su Associazione Dschola/Majorana
Capitolato LIM su USR Piemonte
Dario Zucchini
Salve,
mi chiamo Luca Pierfederici e sono un insegnante di scuola primaria.
Oltre alla attività in classe, mi occupo dello sviluppo delle nuove tecnologie all’interno dell’istituto in cui lavoro.
Negli ultimi due anni sono entrate alcune Lim nelle nostre classi e, conoscendo veramente molto poco l’argomento, mi sono affidato alla Rete per cercare se non altro di capirci qualcosa.
Nel mio peregrinare, mi sono imbattuto nel suo blog, che trovo veramente interessante e volevo farle come minimo i complimenti.
Sono un profondo estimatore della piattaforma Apple e ho particolarmente apprezzato il riferimento al Mac Mini. Ma ho una domanda.
Il software Deep Freeze è disponibile anche per Mac?
Nel salutarla, mi scuso per la lunghezza del mio commento.
Grazie per il commento,
Si il Deep Freeze è disponibile anche per Mac e per alcune versioni di linux
su https://www.associazionedschola.it/majorana/Relazioni/Relazione%20Tetti%20Francesi%20Classi%202.0.doc trovi un progetto di una classe 2.0 tutta basata su tecnologia Apple
Saluti,
Dario
Grazie 🙂
Non sono assolutamente d’accordo sul touch screen:
pedagogicamente è corretto scrivere con la penna, e non con le dita; l’uso diretto delle dita risulta, alla lunga, essere ben più faticoso dell’utilizzo di uno strumento apposito; la punta della penna è molto più precisa della punta di un dito, e permette un utilizzo molto più accurato delle risorse visualizzate; non esendovi uno strumento specifico per il puntamento, un semplice tocco accidentale della superficie vienenterpretato dalla lavagna come un input valido, causando errori e confusione nell’utente.
In piu’ questa tecnologia è molto piu’ costosa e meno duratura in quanto agisce su di un sottilissimo strato di pellicola soggetto al consumo e all’unto delle dita stesse
Rispondo a claudio dicendo che le lim che consentono il tocco delle dita sono comunque sempre dotate di penne e che la tecnologia di cui parla è oggi ampiamente superata da sensori in grado di leggere il tocco multiplo ad un prezzo pari o inferiore di quello delle lavagne tradizionali. Tanto che ora i pannelli multitouch li troviamo già disponibili in telefoni, computer portatili e computer fissi in grado di riconoscere non solamente il singolo tocco ma anche gesti e movimenti. Il pennino sarà sempre meno utilizzato.
Dario scrive: Il pennino sarà sempre meno utilizzato.
Secondo me non è assolutamente questo il parametro da considerare nell’apporto qualitativo alla didattica offerto dall’introduzione delle LIM. Quando leggo in certi capitolati che condizione essenziale sia il touch screen, mi chiedo se veramente abbiamo capito la professionalità che si chiede all’insegnante nell’impostare il proprio intervento formativo-didattico nel processo di apprendimento. Ovviamente che in certe condizioni di svantaggio anche il touch screen possa servire ma farne una condizione essenziale mi sembra sovrapporre l’aspetto tecnologico alle competenze didattiche, tanto come l’uso massiccio di calcolatori hanno portato ai nostri ragazzi universitari a non conoscere le tabelline (dato statistico impressionante!).
Poi non mi tornano i conti economici: quali sarebbero quei marchi touch sceen che addirittura costano meno degli altri? Ringrazio di un’eventuale informazione
Claudio scrive: mi chiedo se veramente abbiamo capito la professionalità che si chiede all’insegnante…
e’ proprio questo il problema: non dobbiamo concentrarci sui docenti ma sugli studenti! e su cosa e’ per loro piu’ facile ed intuitivo utilizzare.