Si è appena concluso ABCD, il salone delle tecnologie didattiche di Genova. L’evento è sembrato in un momento di recessione, gli spazi espositivi erano infatti circa la metà di quelli presenti lo scorso anno e le novità quasi del tutto assenti. Scrivo “quasi” perchè una evoluzione tecnologica delle LIM è risultata, invece, ampiamente consolidata: praticamente tutte le LIM presentate all’ABCD sono oggi dotate di tecnologia Multitouch e si possono usare, oltre che con il pennino, direttamente con le dita come un iPhone o un iPad. Si tratta di una rivoluzione tecnologica non indifferente che allinea le lavagne al resto dei dispositivi tecnologici di utilizzo quotidiano (uso la lim come se fosse un grande iPad, faccio gli stessi gesti, ottengo risultati simili).
Intuendo questa rapida evoluzione avevamo organizzato nel 2010, con partner mondiali di primo livello, l’evento nazionale “La Rivoluzione Multitouch” presentando, in anteprima, le tecnologie che sarebbero diventate in pochissimo tempo di uso quotidiano (iPad, LIM Multitouch, windows 7, Tablet, tavoli interattivi, ecc…). In quell’occasione, proprio su questo blog, le critiche al modello multitouch e la difesa disperata delle LIM senza touch screen, non erano mancate ma il cammino era già segnato e inesorabile.
A tirare su le sorti della fiera l’interessante conferenza Eminent, oganizzata con l’European Schoolnet, per gli eTwinners, le Classi 2.0 e le Scuole 2.0. Questi eventi sono sempre un momento di importante di scambio e riflessione sullo stato dell’arte nell’innovazione didattica e tecnologica a livello europeo e mondiale.
Le scuole e le classi 2.0 (tra cui una buona rappresentanza delle scuole Dschola) sono state inoltre invitate a partecipare a “impresascuola” una rassegna di innovativi servizi didattici delle aziende a cui le scuole potevano aderire gratuitamente. Anche qui non si è vista nessuna vera novità e il livello dei servizi offerti e la loro reale gratuità erano molto discutibili. Segno che la vera innovazione deve sempre essere pilotata da chi nella scuola ci lavora in prima linea.