Ogni ragazzo e ragazza dovrebbe godere dell’opportunità di apprendere i concetti base della programmazione informatica. Dovrebbe essere consentito ad ogni giovane di non vivere la tecnologia digitale solamente da consumatore, ma di poter agire attivamente su di essa in modo critico e consapevole. Curiosando, esplorando, sperimentando e divertendosi.
Per questo sono nati in tutto il mondo i cosiddetti ‘CoderDojo”, club gratuiti che hanno come obiettivo quello di organizzareattività e laboratori per giovani durante i quali i più piccoli, per esempio, possono imparare usando ambienti di programmazione adatti alla loro età (Scratch) e creando, in modo originale, i loro primi programmi e videogiochi. Tutto questo in un ambiente informale dove possano sperimentare liberamente, in assenza di regole, in una vera e propria palestra della mente, gratuita, dove non ci siano verifiche e voti e soprattutto non ci sia la paura di sbagliare. Il tutto gestito da volontari chiamati ‘mentor’.
La maggior parte delle città italiane ha un club di questo tipo. Da sabato 28 Febbraio 2015 anche Torino avrà il suo CoderDojo. A guidare il gruppo di entusiasti, pronti a offrire questa opportunità ai giovani di città e provincia, c’è l’associazione culturale Museo Piemontese dell’Informatica – MuPIn, con Progetto Rena, Digital Champions, Associazione Dschola, Rete delle Biblioteche civiche torinesi, 42 Advisory, Lombroso 16, Talent Garden e Fablab Torino. Il cosiddetto “champion” torinese, il capogruppo, è Elia Bellussi, mentre i “mentor” della città sono Marco Alvino, Roberta Bertero, Carla Bertuzzi, Roberto Guido, Fabio Malagnino, Stefano Mercurio, Alessandro Rabbone e Marta Zanetta.
Il primo evento si è svolto sabato 28 febbraio a Lombroso 16 (via Lombroso 16, Torino) dalle 14.30 alle 17.30 e sono stati circa 25 i ragazzi fra i 7 e i 14 anni che hanno partecipato.
CoderDojo è rivolto a ragazze e ragazzi tra i 7 e i 14 anni. Nella prima parte del laboratorio verrà spiegato il funzionamento di Scratch attraverso esempi che i bambini potranno replicare sui propri computer con il supporto dei mentor. Nella seconda parte, dopo la merenda, i ragazzi saranno liberi di continuare a personalizzare il proprio progetto o di crearne un altro sulla base di quello che hanno imparato. Per partecipare è obbligatoria l’iscrizione su coderdojotorino.eventbrite.it. Ogni partecipante dovrà essere accompagnato da un adulto, avere con sé un computer portatile, su cui, possibilmente, dovrà essere installato il programma Scratch (indicazioni qui: http://coderdojotorino.it/chi-siamo/scratch/), e la merenda.
Fantasia e collaborazione sono requisiti fondamentali per imparare e divertirsi. “Be cool” è il motto di Coderdojo: creare, condividere, comunicare, essere spontanei ed empatici. Per ulteriori informazioni è possibile contattare gli organizzatori scrivendo a info@coderdojotorino.it