Il 26 Luglio 2017, a Roma, presso la Sala Centrale dell’Acquario Romano, si è svolto l’evento di rilancio del Piano Nazionale Scuola Digitale. Per Dschola era presente Stella Perrone, la vedete in foto sullo schermo durante un suo contributo.
Di seguito il report di Stella:

Un video introduttivo della giornata ha riportato le interviste ad alcuni animatori digitali tra le quali, con piacevole sorpresa, è apparsa anche la mia. Dare voce ai protagonisti è certamente un atto dovuto e meritevole. Le interviste sono state svolte in occasione degli eventi per il primo anno di PNSD a novembre 2016 presso la Reggia di Caserta. In tale occasione ho rappresentato Dschola facendomi portavoce della nostra mission al convegno “L’innovazione corre con le reti”
* Un voucher per coprire i costi di allacciamento alla fibra per ogni edificio scolastico (investimenti MISE)
* Un investimento da 2.5 milioni di Euro per ambienti innovativi e Fab Lab nelle scuole di periferia
* 140 milioni per convertire in chiave digitale (e Industria 4.0) tutti i laboratori delle scuole secondarie

* Amministrazione digitale e servizi digitali per la scuola semplificati, sia lato amministrativo che rispetto alla comunicazione con le famiglie. Da qui l’importanza dei siti web e l’idea di dare ad ogni scuola un nuovo design, open source e centrato sull’utente, e che vedrà la luce già a novembre 2017. Una scuola ha bisogno di documentare quello che fa con e per i propri studenti e come sta cambiando, andando oltre la parte burocratica legislativa e di trasparenza. Ritengo che uno spazio efficace per una scuola debba essere stratificato, partendo da un nucleo centrale di parti essenziali dovrebbe puntare a zone diverse che “raccontino” della scuola e della didattica.
Anche in questo caso un pensiero è andato ad un progetto Dschola a nome Share.Dschola.it, un servizio gratuito di hosting per siti scolastici costruiti secondo la logica “2.0”, realizzato nel 2006 con risorse interne dell’Associazione Dschola. L’obiettivo era offrire alle scuole una piattaforma web 2.0, collaborativa e pronta all’uso. Alla base della prospettiva generale del web 2.0 vi era l’idea di valorizzare e semplificare la possibilità degli utenti della rete Internet di produrre contenuti in prima persona. La nostra intenzione era quella di coinvolgere direttamente docenti e studenti, per andare oltre la dipendenza operativa dal singolo webmaster e promuovere invece un modello organizzativo basato sulla “redazione distribuita”, dove più persone (docenti, studenti, amministrativi, genitori) potessero lavorare contemporaneamente sul sito dell’istituto, sia da casa sia da scuola.
* Formazione di qualità. Investimenti per un totale di 25 milioni di euro: 18 centri di competenza sui temi dell’innovazione in campo educativo, sull’innovazione metodologica, sulla leadership educativa, sulle STEM e sulla creatività, sul pensiero computazionale e sulla cittadinanza digitale, sull’inclusione mediato dalle tecnologie e 18 spazi attrezzati (uno per regione) atti alla formazione pratica
* Rendere le competenze digitali strutturali agli ordinamenti, attraverso un gruppo di lavoro che avrà il compito di rivedere le indicazioni nazionali. Un altro gruppo lavorerà sulla regolamentazione del BYOD attraverso la stesura di linee guida da fornire alle scuole. Un terzo gruppo di lavoro si occuperà di fornire ai docenti reali modelli di innovazione metodologica della didattica.
* Dall’esperienza di Generazioni Connesse nascerà un percorso di “educazione civica digitale” in ogni classe
* Viene dedicato un finanziamento per sperimentazioni di larga scala per un curriculum verticale, con il coinvolgimento dei Territori, per introdurre pensiero analitico e computazionale e l’informatica strutturalmente a tutti i cicli di istruzione
* Verrà dato un contributo ad ogni scuola secondaria di I grado (da investire in dotazioni e formazione) per realizzare percorsi STEM in ogni classe a partire dal prossimo anno scolastico, con una particolare enfasi sulle studentesse.
* Nascerà un curriculum nazionale per l’imprenditorialità, per consentire ad ogni studente della scuola secondaria di sviluppare il proprio spirito di iniziativa trasformando le idee in progetti concreti.
Sono tematiche importanti per Dschola, tematiche alle quali abbiamo dedicato anni di ricerca e di progettazione di eventi formativi e progetti per il territorio.
Nascerà una piattaforma dedicata inizialmente agli animatori digitali, al team dell’innovazione e ai dirigenti scolastici, un luogo per organizzare eventi, progetti e condividere buone pratiche. Sarà presentata al 12 settembre 2017.

La Ministra Fedeli ha fornito un messaggio forte “L’educazione non è un settore: è la condizione abilitante di un Paese”.
La scuola ha quindi il diritto di chiedere qualcosa la Paese. “La scuola ha bisogno dei migliori contenuti, delle migliori competenze, di un accompagnamento sempre più dedicato, dei migliori formatori, delle tecnologie più avanzate”, ha affermato la ministra Fedeli
Sono stati, quindi, rilanciati gli accordi territoriali con le Regioni e i Comuni (12 territori in totale: Puglia, Lombardia, Liguria, Campania, Sardegna, Toscana e Città di Roma, Umbria, Basilicata, Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia e Città di Bologna; è stata annunciata la creazione di uno Stakeholders’ Club (circa 70 partner) per riunire attorno a obiettivi comuni imprese, enti, associazioni, università che intendono sostenere l’attuazione del PNSD anche attraverso una Coalizione per l’imprenditorialità per rafforzare la diffusione di imprenditorialità e autoimprenditorialità in chiave digitale fra le ragazze e i ragazzi.
Mi sento di ringraziare tutti i miei compagni di avventure di sperimentazione digitale di Dschola; credo di poter affermare che siamo stati pionieri della scuola digitale e che continuiamo la nostra avventura per migliorare e migliorarci al servizio delle scuole del territorio.
Una patologia dalla quale non desidero guarire …