Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Torna la DaD Didattica a Distanza

Se c’è una cosa che ha funzionato bene la scorsa stagione, nel pieno disastro, è stata proprio la Didattica a Distanza. Certamente c’è di meglio ma proprio grazie a Internet la avevamo scampata bella! Imparato qualcosa? Certo che no!

Finita l’emergenza, contro ogni raziocinio, quasi tutti si sono scagliati contro la didattica a distanza come se fosse un nuovo nemico da cui difenderci… ma non ne avevamo abbastanza di nemici e di complotti? Perfino l’acronimo DaD è diventato reietto e il MIUR la ha trasformata in Didattica Digitale Integrata.

Come è andata? abbiamo perso! Da domani, nelle scuole superiori, torna la Didattica a Distanza e con una percentuale minima del 75% che solo qualche settimana fa sembrava fantascienza.

Certo non è colpa della scuola: il numero di allievi per classe non è variato, la distanza di 1m è frutto di ripetuti aggiustamenti utili solo a fare stare tutti a scuola come una volta, la capienza dei trasporti all’80% equivale a dire 100%, il sistema sanitario, dopo decenni di tagli, continua a non essere in grado di smaltire le emergenze e neppure di tracciare i contagi.

L’autorevole fisico Roberto Battiston, analizzando i numeri dei contagi, ha individuato il 24 settembre come il momento dove un cambiamento delle abitudini della popolazione ha messo il turbo al virus. La data corrisponde alla completa riapertura delle scuole dopo partenze soft e chiusure elettorali.

https://www.corriere.it/cronache/20_ottobre_24/scuola-covid-didattica-distanza-4c05d84c-155f-11eb-b371-ea3047c1855f.shtml

Ma gli altri paesi europei che sono più avanti con l’epidemia? hanno riaperto le scuole chi più, chi meno, un mese prima di noi!

Per salvare a tutti i costi la scuola stiamo affondando l’economia? Convinti di salvare la scuola stiamo diffondendo l’epidemia e ci porteremo dietro la nazione in questo fallimento; ma attenzione che non stiamo lottando per difendere la scuola come istituzione – che non è in discussione – ma l’idea di scuola che abbiamo in mente… ammesso che sia quella giusta!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.