Questa notizia mi ha turbato più volte mentre la leggevo: www.lastampa.it/torino/2020/12/19/news/la-lettera-di-8-presidi-torinesi-a-cirio-individuare-fascia-pomeridiana-in-cui-vietare-gli-spostamenti-degli-studenti-se-non-necessari-per-attivita-sportive-e-formative-1.39678993 incredibile che sia stata pensata una cosa così mostruosa…
Pur di non ammettere l’impotenza e l’incapacità di noi adulti che, con norme, monitoraggi, bandi e cavilli, non siamo stati in grado di risanare gli edifici scolastici insalubri – certo non ci sono abbastanza soldi – che non abbiamo trovato soluzioni nei trasporti – qui qualcosa si poteva fare – e, soprattutto, che non siamo riusciti a fare a meno delle nostre aule pollaio già difficili da gestire anche in periodi normali – nessuno vuole realmente le classi con solo 15/20 allievi, servirebbero il doppio dei docenti e il doppio di scuole per cosa? per il bene dei ragazzini? per poterli seguire meglio? tanto non ci sono soldi facciamogli l’educazione civica così almeno se ne faranno una ragione – consci oramai del fatto che l’età dagli 11 anni in poi è particolarmente contagiosa ecco la proposta indecente: “negare la libera circolazione nelle fasce orarie pomeridiane, permettendo liberamente solo la frequenza scolastica e delle attività sportive all’aperto“. Nella proposta demenziale anche il tentativo di renderla etica e accettabile “garantire lo svolgimento delle attività educative e formative dei nostri studenti, mettendo da parte, in una fase emergenziale transitoria, tutto il resto” come se “tutto il resto“, il loro tempo libero, i loro affetti, la vita stessa degli adolescenti, si potesse mettere da parte in quanto inutile alla crescita dei nostri futuri balilla.
Letta con un minimo di raziocinio la proposta equivale a metterli agli arresti domiciliari! Ma siamo impazziti? Altro che attività utili al “benessere fisico e psichico“. Come se l’essere giovani fosse per i ragazzi una colpa, come se la scuola stessa non sembrasse per molti ragazzi già una prigione. Proprio a scuola dove abbondano i progetti contro ogni discriminazione ci inventiamo la discriminazione per età!
Ecco forse è ora di curare questa follia che pretende di riaprire una scuola scassata ad ogni costo, senza mezzi, in piena emergenza e con gli adulti in totale confusione. Anche perché nessuno sente il bisogno di tornare ai tempi del fascismo dove gli unici obiettivi della scuola erano l’indottrinamento civico e l’esaltazione macista delle attività sportive. No grazie, e magari mai più!