Ridurre l’overload informativo? Forse, ma adottando l’ennesimo dispositivo dominante

  • 0re 13.46: vedo su Facebook la segnalazione di un libro in Open Access e su tematiche che mi interessano da parte di una persona di cui mi fido; decido di vagliarne la lettura;
  • ore 13.47: lo scarico in formato PDF;
  • ore 13.48: apro un Notebook che ha come fonte il volume;
  • ore 13.50: dispongo di un primo riepilogo e di tre domande orientative; attivo la funzione di elaborazione di un riassunto audio, personalizzandola perché risulti in lingua italiana;
  • ore 13.51: attivo la funzione “Sommario”;
  • ore 15.38; tutto pronto, compreso il riassunto audio.

Riporto il tutto, così anche chi legge potrà avere una rapida idea del contenuto del libro.

Il riepilogo iniziale:

Questo volume raccoglie contributi di studiosi delle scienze sociali e umanistiche che si occupano di ricerca, valutando le pratiche di assessment della ricerca e i criteri per valutare la qualità della ricerca in queste aree. I contributi esplorano diversi aspetti, tra cui l’impatto della valutazione in base alla pubblicazione sulle diverse discipline, il ruolo dei database bibliometrici nella valutazione della ricerca, l’applicazione di indicatori di qualità alla ricerca umanistico-sociale e l’esperienza di valutazione della ricerca da parte di diverse istituzioni nazionali, come il Consiglio tedesco per la scienza e le scienze umane (Wissenschaftsrat) e il Consiglio europeo della ricerca (ERC). Il volume analizza criticamente i punti di forza e di debolezza dei diversi sistemi di valutazione e discute le sfide che le discipline umanistiche devono affrontare in un contesto in cui la valutazione quantitativa della ricerca è sempre più diffusa.

Le domande orientative:

Quali sono le principali sfide per la valutazione della ricerca nelle discipline umanistiche?

In che modo la valutazione della ricerca nelle discipline umanistiche può essere migliorata?

Quali sono le implicazioni pratiche delle varie metodologie di valutazione della ricerca nelle discipline umanistiche?

Il Sommario:

Valutazione della ricerca nelle discipline umanistiche: verso criteri e procedure

Introduzione: Valutazione della ricerca nelle discipline umanistiche

Michael Ochsner, Sven E. Hug e Hans-Dieter Daniel

  • Questo capitolo introduce il tema della valutazione della ricerca nelle discipline umanistiche, evidenziandone le controversie e le difficoltà legate all’utilizzo di indicatori bibliometrici tradizionali.
  • Si sottolinea la necessità di sviluppare nuovi approcci per la valutazione della qualità della ricerca in questo ambito, tenendo conto delle peculiarità delle discipline umanistiche.
  • Il capitolo presenta il volume “Research Assessment in the Humanities: Towards Criteria and Procedures”, che analizza e discute in dettaglio gli sviluppi recenti in questo campo.
  • Il volume riunisce presentazioni di progetti all’avanguardia sulla valutazione della ricerca nelle discipline umanistiche, realizzati dagli stessi studiosi, e descrizioni di esperienze pratiche di valutazione da parte degli enti finanziatori.

Parte I: Salpare in acque tempestose

1. Il progetto “Mesurer les Performances de la Recherche” della Conferenza dei Rettori delle Università Svizzere (CRUS) e il suo ulteriore sviluppo

Antonio Loprieno, Raymond Werlen, Alexander Hasgall e Jaromir Bregy

  • Questo capitolo presenta il progetto “Mesurer les Performances de la Recherche” (MPR) della Conferenza dei Rettori delle Università Svizzere (CRUS), focalizzandosi sulla sua evoluzione e sugli obiettivi specifici per le discipline umanistiche.
  • Si evidenzia l’importanza di un approccio bottom-up che coinvolga attivamente gli studiosi nella definizione di criteri e procedure di valutazione adeguati alle diverse discipline.
  • Viene descritto il processo di implementazione del progetto, illustrando i diversi strumenti e metodi utilizzati per la valutazione della ricerca nelle discipline umanistiche in Svizzera.

2. Sì, dovremmo: Valutazione della ricerca nelle discipline umanistiche

Wiljan van den Akker

  • Questo capitolo sostiene con fermezza la necessità di una valutazione della ricerca nelle discipline umanistiche, pur riconoscendone le peculiarità e le sfide.
  • Si critica l’atteggiamento di alcuni studiosi che si oppongono a qualsiasi forma di valutazione, ritenendolo un’intrusione inappropriata nel loro lavoro.
  • L’autore propone un approccio pragmatico e costruttivo, basato sulla collaborazione tra studiosi e valutatori per definire criteri e procedure efficaci e rispettosi delle diverse discipline.
  • Si sottolinea l’importanza di imparare dalle esperienze di altri paesi e discipline, come la linguistica, per sviluppare modelli di valutazione più adatti alle discipline umanistiche.

3. Come la qualità è riconosciuta dai comitati di peer review: il caso delle discipline umanistiche

Michèle Lamont e Joshua Guetzkow

  • Questo capitolo analizza come il concetto di “originalità” viene interpretato e valutato dai comitati di peer review nelle discipline umanistiche, basandosi su uno studio empirico.
  • Si evidenzia la complessità e la varietà di criteri utilizzati per definire l’originalità, che vanno oltre la semplice novità del tema o dell’approccio metodologico.
  • Si confrontano le diverse concezioni di originalità tra le discipline umanistiche, storiche e sociali, mostrando come le peculiarità disciplinari influenzino i criteri di valutazione.

4. Concezioni di qualità della ricerca degli studiosi di discipline umanistiche

Michael Ochsner, Sven E. Hug e Hans-Dieter Daniel

  • Questo capitolo presenta i risultati di un progetto di ricerca svizzero volto a identificare i criteri di qualità della ricerca nelle discipline umanistiche, basandosi su un approccio bottom-up.
  • Si descrivono i metodi utilizzati, tra cui interviste e sondaggi Delphi, per coinvolgere gli studiosi nella definizione di criteri e indicatori di qualità.
  • Vengono presentati i criteri emersi dallo studio, raggruppati in diverse categorie tematiche, e si discute il livello di consenso raggiunto tra gli studiosi.

Parte II: Lo stato attuale delle classifiche di pubblicazioni basate sulla qualità e dei database di pubblicazioni

5. Il progetto di scoping ESF “Verso un database bibliometrico per le scienze sociali e umanistiche”

Gerhard Lauer

  • Questo capitolo presenta il progetto di scoping ESF “Towards a Bibliometric Database for the Social Sciences and Humanities”, che mira a migliorare la copertura bibliometrica delle pubblicazioni in questi ambiti.
  • Si discutono le sfide e le opportunità legate alla creazione di un database bibliometrico specifico per le discipline umanistiche e sociali, tenendo conto delle loro peculiarità.
  • Si analizzano le diverse opzioni per la raccolta e l’organizzazione dei dati, e si propongono soluzioni per superare le limitations dei database esistenti.

6. Finanziamento basato sulle pubblicazioni: il modello norvegese

Gunnar Sivertsen

  • Questo capitolo descrive il “modello norvegese” per il finanziamento della ricerca universitaria, basato su un sistema di punteggi assegnati alle pubblicazioni scientifiche.
  • Si evidenzia la completezza del database nazionale utilizzato, che include tutte le tipologie di pubblicazioni peer-reviewed, compresi i libri, tipici delle discipline umanistiche.
  • Viene illustrato il sistema di ponderazione dei punteggi, che tiene conto delle diverse tradizioni di pubblicazione tra le discipline, garantendo una valutazione equa.
  • Si discutono i vantaggi e le limitations del modello norvegese, analizzando anche la sua applicabilità ad altri contesti nazionali.

7. Valutazione di editori di riviste e libri nelle discipline umanistiche e sociali in Spagna

Elea Giménez Toledo

  • Questo capitolo presenta il sistema di valutazione degli editori di riviste e libri nelle discipline umanistiche e sociali in Spagna, focalizzandosi sui metodi utilizzati e sulle sfide incontrate.
  • Si sottolinea la scarsa copertura della produzione scientifica spagnola nei database internazionali, che ha spinto allo sviluppo di strumenti di valutazione nazionali.
  • Vengono descritti gli strumenti RESH e DICE, sviluppati dal team di ricerca ILIA, basati su una metodologia multi-indicatore che va oltre i soli dati bibliometrici.
  • Si discutono i criteri chiave utilizzati dalle principali agenzie di valutazione spagnole, e si presenta la metodologia basata su sondaggi di esperti per la valutazione degli editori di libri.

Parte III: Bibliometria nelle discipline umanistiche

8. Oltre la copertura: verso una bibliometria per le discipline umanistiche

Björn Hammarfelt

  • Questo capitolo analizza le sfide e le opportunità legate all’applicazione della bibliometria alle discipline umanistiche, proponendo un approccio più ampio e consapevole delle loro peculiarità.
  • Si evidenzia la necessità di andare “oltre la copertura”, considerando non solo la quantità di pubblicazioni e citazioni, ma anche altri fattori rilevanti per la qualità della ricerca.
  • Si discutono le caratteristiche specifiche delle discipline umanistiche che influenzano i modelli di pubblicazione e citazione, e si propongono soluzioni per adattarvi la bibliometria.

9. Statistiche di citazione e cultura nella letteratura e in altre discipline umanistiche

Remigius Bunia

  • Questo capitolo esplora la cultura della citazione nella letteratura e in altre discipline umanistiche, analizzando le statistiche di citazione e le loro limitations in questo contesto.
  • Si evidenzia la scarsa frequenza di citazioni nelle discipline umanistiche, legata a fattori culturali e strutturali, e si discutono le implicazioni per la valutazione della ricerca.
  • Si analizzano i dati bibliometrici disponibili, evidenziandone le incongruenze e le difficoltà nell’interpretazione dei risultati.
  • Si propone un’analisi critica del ruolo della citazione nelle discipline umanistiche, mettendo in discussione la sua validità come unico indicatore di qualità della ricerca.

Parte IV: Valutazione della ricerca nelle discipline umanistiche in pratica

10. La peer review nelle scienze sociali e umanistiche a livello europeo: le esperienze del Consiglio europeo della ricerca

Thomas König

  • Questo capitolo descrive l’esperienza del Consiglio europeo della ricerca (ERC) nella valutazione dei progetti di ricerca nelle scienze sociali e umanistiche, focalizzandosi sul processo di peer review.
  • Si analizza la composizione dei comitati di valutazione, i criteri utilizzati e le procedure adottate per garantire la qualità e l’equità del processo.
  • Si discutono le sfide e le opportunità legate alla peer review internazionale in questi ambiti, evidenziando l’importanza di un approccio sensibile alle diverse tradizioni di ricerca.

11. Le quattro “I”: indicatori di qualità per le discipline umanistiche

Wilhelm Krull e Antje Tepperwien

  • Questo capitolo propone un modello di valutazione della ricerca nelle discipline umanistiche basato su quattro dimensioni chiave: Internazionalità, Interdisciplinarità, Innovazione e Impatto.
  • Si descrive come queste dimensioni si traducono in criteri e indicatori concreti per la valutazione dei progetti di ricerca e dei risultati scientifici.
  • Si discute l’importanza di un approccio olistico che consideri la qualità della ricerca nel suo complesso, tenendo conto del contesto specifico delle discipline umanistiche.

12. Dal basso verso l’alto dal basso: una nuova prospettiva sulla valutazione della ricerca per le SSH in Francia

Geoffrey Williams e Ioana Galleron

  • Questo capitolo presenta un’innovativa prospettiva sulla valutazione della ricerca nelle scienze sociali e umanistiche (SSH) in Francia, basata su un approccio bottom-up e centrato sui ricercatori.
  • Si descrive il progetto ANR “Bottom Up”, che ha coinvolto i ricercatori nella definizione di criteri e procedure di valutazione adatti alle diverse discipline e ai diversi contesti.
  • Si analizzano i dati raccolti sui diversi tipi di produzione scientifica e sulle pratiche di diffusione dei risultati, evidenziando le peculiarità delle SSH in Francia.
  • Si discutono le implicazioni del progetto per lo sviluppo di sistemi di valutazione più efficaci e rispettosi delle specificità della ricerca nelle SSH.

Parte V: Il “Forschungsrating” del Consiglio tedesco per la scienza e le discipline umanistiche. Rischi e opportunità per le discipline umanistiche: il caso dello studio pilota Anglistik/Amerikanistik

13. Valutare le prestazioni di ricerca nelle discipline umanistiche: un rapporto intermedio su un’iniziativa del Wissenschaftsrat tedesco

Christian Mair

  • Questo capitolo presenta la prospettiva di un membro del Wissenschaftsrat tedesco (Consiglio per la scienza e le discipline umanistiche) sul processo di valutazione della ricerca nelle discipline umanistiche in Germania.
  • Si discutono le sfide e le opportunità legate all’utilizzo di un sistema di rating per la valutazione della ricerca, tenendo conto delle peculiarità delle discipline umanistiche.
  • Si analizza l’esperienza dello studio pilota condotto sull’Anglistica/Americanistica, evidenziandone i punti di forza e di debolezza.

14. ’21 grammi’: interdisciplinarità e valutazione della qualità nelle discipline umanistiche

Klaus Stierstorfer e Peter Schneck

  • Questo capitolo esplora il tema dell’interdisciplinarità nella valutazione della ricerca nelle discipline umanistiche, prendendo spunto dal film “21 grammi” come metafora della difficoltà di quantificare la qualità della ricerca.
  • Si discutono le diverse prospettive sulla valutazione della ricerca interdisciplinare, evidenziando le sfide e le opportunità legate a questo tipo di ricerca.
  • Si propone un approccio critico e riflessivo alla valutazione della ricerca nelle discipline umanistiche, sottolineando l’importanza di considerare il contesto specifico e le diverse forme di produzione scientifica.

15. Valutazione della ricerca in Anglistica/Americanistica del Consiglio tedesco per la scienza e le discipline umanistiche

Alfred Hornung, Veronika Khlavna e Barbara Korte

  • Questo capitolo presenta i risultati dello studio pilota condotto dal Wissenschaftsrat tedesco sulla valutazione della ricerca in Anglistica/Americanistica.
  • Si descrivono i criteri e le procedure utilizzate per la valutazione, e si analizzano i risultati ottenuti dalle diverse università tedesche.
  • Si discutono le implicazioni dello studio per lo sviluppo di un sistema di valutazione della ricerca più efficace e trasparente per le discipline umanistiche.

16. Valutazione della ricerca in una disciplina filologica: criteri e affidabilità dei valutatori

Ingo Plag

  • Questo capitolo analizza i criteri utilizzati per la valutazione della ricerca in una disciplina filologica, l’Anglistica/Americanistica, nell’ambito dello studio pilota condotto dal Wissenschaftsrat tedesco.
  • Si descrivono le diverse dimensioni di valutazione, i criteri specifici e le scale di valutazione utilizzate dai valutatori.
  • Si discute l’affidabilità dei valutatori, analizzando il livello di accordo tra le loro valutazioni e le possibili fonti di bias.
  • Si presentano i risultati dell’analisi statistica condotta sui dati raccolti, evidenziando le correlazioni tra i diversi criteri di valutazione e l’influenza di fattori esterni come il finanziamento della ricerca.

Conclusioni

Il volume “Research Assessment in the Humanities: Towards Criteria and Procedures” offre un’analisi completa e approfondita delle sfide e delle opportunità legate alla valutazione della ricerca nelle discipline umanistiche. Attraverso una varietà di prospettive e di studi di caso, il volume contribuisce al dibattito su questo tema cruciale, proponendo soluzioni innovative e stimolando una riflessione critica sul futuro della valutazione della ricerca in questo ambito.

Riassunto audio fornito come video di YouTube – la realizzazione richiede una ventina di minuti

Nemmeno un’ora dopo la segnalazione disponiamo insomma di un’inquadratura sufficiente a decidere se valga la pena o meno di leggere in proprio il libro. Il riassunto audio è un po’ stucchevole, perché deve rendere il contenuto “accattivante”, ma il resto rende l’idea.

A una prima impressione, insomma, NotebookLM sembra promettere bene nella direzione di un “governo” dell’overload informativo a cui siamo un po’ tutti sottoposti.

Si rende necessaria, però, ancora una riflessione: il contesto che cerca sempre più di universalizzarsi è la logistica della conoscenza distribuita mediante infrastrutture e piattaforme proprietarie.

E concepita quindi come merce e come elemento di attrazione sul mercato dell’attenzione.

NotebookLM di Google, da questo punto di vista, non è altro che l’ennesima articolazione di questo sistema complessivo, con in più il paradosso di essere una soluzione a un problema causato dal suo insieme di provenienza e di ispirazione.

In questa situazione ai consumatori di informazione, di istruzione, di intrattenimento e così via resta solo un ulteriore adattamento alle condizioni determinate da dispositivi la cui progettazione è – by design – indirizzata alla naturalizzazione del marketing estrattivo e della privatizzazione oligopolistica dell’interazione culturale.

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