La rivoluzione dei netbook, iniziata con l’OLPC da 100$ di Nicholas Negroponte, ha dimostrato che era possibile realizzare computer a basso costo ultraportatili. Da questa intuizione sono nati i Netbook prodotti commerciali di successo leggeri ed economici, ideali anche per le scuole. Poco dopo però sono arrivati i tablet e la rivoluzione è stata ancora maggiore, tanto che tutti gli analisti del settore hanno pontificato la fine dei Netbook dando per certa la loro sostituzione con i tablet o con gli ultrabook (PC sempre piccoli e leggeri ma potentissimi e carissimi).
In realtà le cose sono andate diversamente: i tablet non hanno sostituito del tutto i netbook ma hanno piuttosto digitalizzato altre fette di mercato, altri utenti, altre esigenze. E i netbook super economici che fine hanno fatto? spariti per sempre? forse no! perché se è vero che la categoria netbook è sparita dai supermercati è altrettanto vero che la fascia economica dei notebook non accenna ad esaurirsi e, anzi, proprio in questi giorni è nata una nuova specie: i “convertibili”. Come sempre il PC si trasforma di continuo ed è davvero “duro a morire”.
Oggi nei supermercati per circa 300 euro (e anche meno) si trovano ottimi PC ultraportatili con schermo da 10-11 pollici, touch screen e tastiera staccabile o schermo ruotabile. In pratica la categoria netbook, intesa come pc super economico e limitato nelle prestazioni, si è esaurita confluendo nella categoria dei convertibili, dotandosi di schermo più grande, touch screen e processori più potenti allo stesso prezzo.
Poter utilizzare un dispositivo che è fisicamente identico ad un tablet, che però è in realtà un vero computer consente di avere la massima compatibilità con qualsiasi tipo di software preesistente e la possibilità, non banale, di poter utilizzare il tablet come sistema di sviluppo e non solo come strumento autoriale o di consultazione. La presenza di una tastiera fisica è inoltre fondamentale per l’utilizzo scolastico fin dalle scuole primarie.
Il 2014 ha, quindi, portato almeno due novità per cui valeva la pena aspettare: i PC convertibili e le stampanti 3D (di cui si parla in questo post).
Infatti se nel 2012-2013 le classi 2.0 sembravano decisamente indirizzate all’adozione di tablet puri; quest’anno le classi 2.0 Piemontesi (che apriranno le danze a settembre 2014) si stanno orientando prevalentemente verso i convertibili, segno inequivocabile che la nuova categoria di computer sta incontrando il favore dei docenti.
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