Il Radxa Rock Pro è una via di mezzo tra i pc su singola scheda come il RaspBerry e i NetTop da ufficio compatti. E’ il primo dispositivo che ci ha fatto avviare il progetto Green Lab il capostipite degli attuali Android PC Box.
Nel momento in cui leggerete questo articolo il dispositivo sarà probabilmente già fuori produzione, sostituito da numerosissimi dispositivi ancora più potenti ed economici. Vi invitiamo a leggere la homepage del sito per scoprire le recensioni di modelli più recenti.
Noi di Dschola lo abbiamo provato a lungo e dopo numerosi test il dispositivo è uscito vincente per un suo utilizzo nelle scuole. I punti di forza sono il basso prezzo e incredibili prestazioni offerte.
Le sue numerose interfacce lo rendono un dispositivo economico dalle giuste prestazioni. L’infografica qui di seguito esplicita la sua flessibilità.
Parlando di dati tecnici troviamo al suo interno un processore Quad core ARM Cortex-A9 ad una frequenza di 1.6Ghz, 2 Gb di Memoria RAM e 8GB di memoria Nand Flash (l’equivalente di un disco a stato solido SSD), con possibilità di ampliamento attraverso una Micro-SD SDXC fino a 128GB.
La GPU è un Mali400-mp4@533Mhz, soluzione di tutto rispetto già utilizzata su vari dispositivi mobile.
Provando il Radxa Pro ci si trova di fronte ad un dispositivo completo che ha la forma di un mini pc ma il cuore di uno smartphone (o di un tablet), un prodotto ispirato dal mondo mobile per il mondo desktop. Le prestazioni non mancano mai, in tutte le attività la velocità è sorprendente e la sensazione è sempre quella di avere a che fare con un computer di ultimissima generazione: video, web, app tutto scorre veloce e senza esitazioni.
Un altro dato particolarmente significativo e interessante sono i consumi: il dispositivo assorbe circa 5 watt. Provate ad immaginare il suo impiego in un laboratorio tradizionale dove i pc normalmente consumano da 400 a 800 watt: si tratta di un abbattimento di circa l’80 % dei consumi. Un laboratorio con 20 PC tradizionali da 200-300 watt cadauno può divorare tutti gli anni anche più di 1000 euro di energia elettrica, un laboratorio con i Radxa neanche cento euro. Un green lab è un investimento che si ripaga in bolletta in soli due anni e che negli anni successivi consente un risparmio medio di 1000 euro a laboratorio. Se poi pensiamo che queste risorse possono essere spese nuovamente per l’acquisto in tecnologie…
Il dispositivo si presenta equipaggiato di un sistema operativo Android 4.4 ma è anche compatibile con Linux.
Android è la vera novità ed intuizione: se funziona così bene nel mondo mobile, perché non usarlo anche nel mondo desktop. Quella che ci sembrava una pura astrazione concettuale è diventata realtà con la ROM Dschola, un sistema con apposite configurazioni e app dedicate al mondo della scuola.
Usare Android come pc desktop si può e dà anche i suoi frutti (ad esempio non necessita di alcun software per creare la Manutenzione Zero, è sufficiente reimpostare le impostazioni di fabbrica per avere un dispositivo pulito ed efficiente). Android è l’unico sistema testato che riesce a rendere visibile in modo fluido un video full Hd (con Linux emergono problemi di codec e driver della scheda video comuni anche sulle distribuzioni per PC).
Nelle confezione del Radxa Pro è presente:
- Radxa Pro
- Case in plastica opaca – è disponibile il progetto per stampante 3d qui (modificiabile a piacere)
- Cavo di alimentazione USB
Questo significa che per renderlo operativo occorre preventivare anche un alimentatore per cavi usb (come quelli dei dispositivi mobile), un mouse e una tastiera (possibilmente wi-fi per lasciare una porta usb libera). Inoltre l’uscita video nativa è HDMI. Se siete intenzionati a recuperare vecchi monitor con uscita SOLO in VGA occorre preventivare l’acquisto di un adattatore.
Di seguito alcune foto del prodotto: