Progetto Diderot – “Programmo e Invento” – presso il Liceo Artistico “Renato Cottini” di Torino
È partito, nella seconda metà di febbraio e tutt’ora in via svolgimento, l’attività di formazione “Programmo e Invento” – organizzato dalla Associazione Dschola nell’ambito del progetto Diderot finanziato dalla Fondazione CRT – presso il Liceo Artistico “Renato Cottini” – succursale di Via Castelgomberto, 20 in Torino,
Gli incontri sono iniziati il 13 febbraio 2023 e proseguiranno fino alla metà di marzo, coinvolgendo sei classi (1A, 1H, 2A, 2H, 2I, 2M) per un totale di oltre 120 studenti.
Le classi seguono gli incontri in un laboratorio ben attrezzato ed hanno a disposizione una postazione per ogni ragazzo, in modo da consentire a tutti di lavorare in autonomia, pur se in un ambiente che favorisce la collaborazione e la condivisione.
Il progetto “Programmo e Invento” prevede l’uso dell’ambiente di sviluppo App Inventor, per la programmazione di smartphone Android, appositamente sviluppato dal M.I.T di Boston ed utilizzabile gratuitamente, che consente un approccio semplificato attraverso l’uso di blocchi visuali nella composizione degli algoritmi.
Agli studenti, dopo una presentazione iniziale dell’attività, è stata data indicazione di poter scaricare il manuale che l’Associazione DSchola ha appositamente redatto per il progetto, scaricabile dal sito della associazione, che illustra una serie di esercitazioni facilitate, in modo da consentire a tutti gli studenti di avere una guida utilizzabile anche successivamente il termine degli incontri.
La partecipazione è stata molto attiva e l’interesse molto alto (come c’era da aspettarsi), per la semplicità con cui l’ambiente App Inventor consente di redigere progetti che, nella loro semplicità, consentono di realizzare App di grande effetto, ma con una semplicità di programmazione, perchè non prevede uno studio “classico” e approfondito delle basi di informatica.
Il binomio “gioco-apprendo” viene quindi esaltato e, senza appesantire la lezione, si ha l’opportunità di realizzare App per le quali i ragazzi si concentrano maggiormente sui meccanismi funzionali e meno sugli aspetti teorici, che sicuramente apprendono, ma in modo del tutto “trasparente” e pragmatico.
Anche alcuni dei docenti accompagnatori delle classi, presenti agli incontri, si sono messi in gioco seguendo in prima persona lo sviluppo di alcune App insieme agli studenti e per alcuni di loro è stata una vera scoperta delle potenzialità dell’iniziativa, accolta molto favorevolmente, che potrà essere eventualmente portata avanti in autonomia da parte delle classi.