Al liceo Peano di Cuneo, si è ripetuto per il terzo anno consecutivo il progetto Diderot, rivolto agli studenti del biennio.
Nelle classi alcuni ex-allievi ricordavano con interesse il progetto, perché già coinvolti nella sperimentazione, durante la scuola media di primo grado, quando frequentavano alcune scuole nei dintorni del capoluogo.
L’entusiasmo è stato manifestato sia dagli allievi, che dai docenti accompagnatori, che hanno assistito i ragazzi, durante le esercitazioni; scratch è stato così apprezzato come uno strumento utile alla didattica delle discipline non solo scientifiche, ma anche umanisitiche.
Durante le lezioni si è cercato di declinare l’uso del coding, per realizzare dei modelli ludici per lo studio della fisica o della matematica, ma non scratch permette di disegnare modelli artistici da semplici regole matematiche, ma anche di realizzare story-telling multimediali per narrare un fatto storico o un dialogo di lingua straniera.
Le simulazioni degli algoritmi o degli story telling descritti con scratch, possono essere rallentate o velocizzate, così da mediare ed esplicitare concetti, secondo i tempi di ciascuno; ben si adattano quindi ad una didattica personalizzata.
I ragazzi hanno poi molto apprezzato la creazione di videogiochi, dove potevano applicare la proprie competenze digitali, realizzando sfide per loro ed i compagni.
Arrivederci al prossimo anno, con l’augurio di avvicinare sempre più ragazzi alla computer science.