Quali sono i requisiti del dirigente scolastico ideale? E quali i criteri per valutare la sua opera? Gli standard professionali, di qualunque tipo essi siano, sono sempre una questione controversa. Ora, con una felice coincidenza di tempi, sia il Miur sia il National College for School Leadership inglese pubblicano online alcuni documenti, linee guida e parametri di giudizio sull’attività dei dirigenti. Un’occasione per fare confronti, trovare analogie e differenze, scoprire quali elementi sono ritenuti fondamentali per la professione di dirigente nei due paesi.
In Italia il 5 novembre sono stati illustrati ai referenti della formazione e della valutazione degli Uffici scolastici regionali i documenti elaborati dalla Direzione generale del personale della scuola e dell’amministrazione per l’avvio del progetto sperimentale di valutazione delle prestazioni del dirigenti scolastici (SiVaDiS). Il sistema entra in vigore già nel corso di quest’anno scolastico e porterà ad una valutazione complessiva del dirigente attraverso diverse aree di attività. Naturalmente non sono al momento previste conseguenze di natura giuridica ed economica.
L’oggetto della valutazione sono i risultati conseguiti rispetto ad un set di obiettivi di miglioramento: direzione e coordinamento dell’attività formativa, organizzativa e amministrativa; relazioni interne ed esterne, collaborazione con le risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio; ricerca, sperimentazione e sviluppo, ampliamento dell’offerta formativa; valorizzazione delle risorse umane; gestione risorse finanziarie e strumentali e controllo di gestione. Una eventuale sesta area può riguardare specifici programmi di miglioramento legati alle politiche regionali o alle azioni di perequazione territoriali o di istituto.
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Pubblicato su: Sophia
lunedì 17 novembre 2003