Pubblicato su Sophia lunedì 25 febbraio 2002
Diversi studi hanno recentemente denunciato la posizione arretrata dell’Italia nei confronti degli altri paesi Europei quando si valuta l’uso delle nuove tecnologie a scuola. Per chi voglia saperne di più e magari dare un’occhiata a grafici e tabelle è finalmente in rete la “fotografia” scattata tra maggio e giugno dello scorso anno con l’indagine conoscitiva (tramite questionario) sulle risorse tecnologiche per la didattica nella scuola italiana.
Il rapporto mirava ad ottenere dati aggiornati sulle dotazioni multimediali destinate alla didattica presenti nelle varie sedi di istituto e nei plessi del Paese.
Ecco solo alcuni dei risultati più significativi, anche se va ricordato che lo studio non dice nulla su come effettivamente le risorse vengono utilizzate.
Il rapporto tra computer e classi passa da 1 ogni 3 classi nelle Direzioni Didattiche ad un massimo di 2 a 1 negli Istituti Tecnici. Le scuole più informatizzate sono in Emilia, Friuli, Marche, Molise, Umbria (1 computer a classe), quelle che se la passano peggio in Campania (1 computer ogni 2 classi). Poi c’è il rapporto computer/studenti, che varia da un minimo di 1 a 59 per le Direzioni Didattiche ad un massimo di 1 a 12 per gli Istituti Tecnici. In coda ancora la Campania (1 a 44), mentre in testa si distingue il Friuli (1 a 20). In media il 94,8% delle scuole ha attivato un collegamento ad Internet (89,8% in Calabria, 99,1% nelle Marche). Alcune scuole (ma sono ancora la minoranza) sono anche presenti su Internet: il 44% hanno proprie pagine web.
Pubblicato su lunedì 25 febbraio 2002