La Commissione europea ha adottato il 19 aprile una proposta di decisione quadro del Consiglio relativa agli attacchi contro i sistemiinformativi, studiata per avvicinare il diritto penale degli Stati membri e promuovere la sicurezza dell’informazione nell’UE.
L’obiettivo della decisione quadro è armonizzareulteriormente la normativa penale eagevolare la cooperazione giudiziaria inmateria di accesso abusivo a sistemi o retiinformatiche (“hacking”), attacchi che provocanol’interruzione dei servizi (attacchidistruttivi) e virus (introduzione di softwarepericolosi).
Il Commissario della Giustizia e degli affariinterni, António Vitorino, ha dichiarato chela proposta dovrebbe contribuire a colmare i“significativi divari” esistenti nelle leggi degliStati membri, che potrebbero ostacolare larisposta ai reati contro i sistemi informatici.“Vista la natura transnazionale dell’accessoillecito (hacking), dei virus e degli attacchifinalizzati a interrompere il servizio, è importanteche l’Unione europea adotti misurein questo settore, al fine di garantire un’effettivacollaborazione politica e giudiziale”,ha affermato Vitorino.
Il Commissario per le Imprese e la Societàdell’informazione, Erkki Liikanen, ha sostenutoche, sebbene soltanto una piccola percentualedel traffico in rete abbia un effettodistruttivo, “la cibercriminalità è ancora unproblema da affrontare, nonostante rappresentiuna piccola porzione del quadro complessivo.
Tale proposta contribuiscea.migliorare la sicurezza globale delle nostreIn occasione di una conferenza stampa tenutasiil 23 aprile, Liikanen ha dichiarato cheil problema dei virus su Internet, come i recentiattacchi noti con il nome di“Kournikova” e “I love you”, è in rapidaespansione. Egli ha aggiunto che, con il perfezionamentodella tecnologia dei telefonicellulari, il problema si sta diffondendo oltrela rete.
cittadini europei devono essere in grado dilavorare sulla rete senza essere ostacolati,disturbati o ingannati”.Vitorino ha asserito che le interferenze neisistemi d’informazione e i gravi disagi a essiarrecati rappresentano “una minaccia la cuicrescita non conosce limiti”. Egli ha spiegatoche la proposta della Commissione “miraad assicurare che in tutti gli Stati membri siaadottato un livello minimo comune di disciplinapenale” per affrontare il problema, checontempli pene detentive non inferiori a unanno nei casi gravi.
La proposta introduce altresì, a carico degliStati membri, l’obbligo di legge di istituirepunti di contatto, attivi 24 ore su 24, per loscambio di informazioni sulla criminalitàtelematica.Prima di entrare in vigore, la decisione quadrodeve essere adottata all’unanimità dalConsiglio dei ministri, previa consultazionecon il Parlamento europeo.
Per ulteriori informazioni, consultare i sitiInternet:
http://europa.eu.int/eur-lex/it/com/pdf/2002/com2002_0173it01.pdf
http://europa.eu.int/comm/dgs/justice_home/index_it.htm
Sulla base di informazioni fornite in conferenza stampa dalla Commissione