Pubblicato su Punto Informatico martedì 3 dicembre 2002
C’è il computer ma c’è anche Internet nel presente e nel futuro delle scuole italiane, uno dei settori nei quali c’è più bisogno di una forte spinta all’innovazione. Per capire quanto sta accadendo e il senso di quello che si sta facendo, Punto Informatico ha incontrato Alessandro Musumeci, Direttore Generale del Servizio Automazione Informatica e Innovazione Tecnologica presso il MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca).
Il Ministero vuole dotare entro un anno tutti i docenti italiani di una casella di posta elettronica. Qual è lo scopo?
L’iniziativa prende il nome di “Posta Docente” e costituisce il primo passo per un progetto più ampio che prevede la creazione di nuovi canali di comunicazione fra scuola e famiglia con l’aiuto dell’informatica.
È esperienza quotidiana di tutti infatti la difficoltà nel mantenere un collegamento stabile scuola-famiglia che assicuri quella sinergia di intenti educativi che può assicurare la crescita individuale, culturale e sociale dei nostri figli; travolti dalla frenesia della vita di tutti i giorni, viene a mancare quel rapporto in cui la scuola si affianca alla famiglia per educare, orientare e guidare gli studenti, contribuendo alla formazione di una identità e di una cultura giovanili fondate sui valori della vita umana, del rispetto delle diversità e della solidarietà.
Il progetto Posta Docente mette a disposizione di ogni insegnante italiano una casella di posta elettronica nome.cognome@istruzione.it, accessibile in modo riservato e sicuro, utilizzabile non solo per la comunicazione con gli studenti e le famiglie, ma anche per qualunque connessione e scambio di esperienze, didattiche e pedagogiche, con altri colleghi.
Viene così creata la più grande WEB community italiana, una comunità virtuale di oltre 800.000 docenti, che mette a disposizione in rete i propri servizi, le esperienze, la cultura, il supporto sociale a tutte le famiglie italiane.
Quali sono i vantaggi concreti per il docente dall’adozione dell’email “ufficiale” del Ministero e dall’ingresso in questa Community?
Il progetto, in realtà, è parte di un progetto di più ampio respiro, che partendo dalla centralità della famiglia e dello studente nel processo educativo, metterà a disposizione dei docenti italiani una serie di strumenti telematici per:
– creare un punto di informazione stabile con le famiglie, al quale qualunque genitore può accedere per misurare ad esempio il profitto dei propri figli e l’andamento delle attività scolastiche;
– migliorare la comunicazione con gli studenti, utilizzando tutte le moderne tecnologie (posta elettronica ma anche SMS sui cellulari) per smistare informazioni rilevanti per l’ambito scolastico;
– formarsi in modo sempre più efficace, non solo sull’utilizzo delle nuove tecnologie, ma anche sul complesso bagaglio culturale necessario per la didattica, utilizzando moderni strumenti di e-learning;
– utilizzare software didattico ed esperienze realizzate da altri docenti, in modo da integrare il materiale tradizionale per la didattica e l’insegnamento, con applicativi didattici che possano essere utilizzati interattivamente fra docenti e studenti a scuola e a casa;
– accedere a tutte le fonti del sapere, mettendo a disposizione non solo esperienze e progetti svolti da altri docenti, ma anche l’accesso alle banche dati del Sistema Bibliotecario Nazionale, con la possibilità di ottenere prestiti o copie parziali di volumi nelle biblioteche nazionali, attivando le richieste per via telematica;
– consultare normative, esperienze, e ogni altra fonte rilevante di sapere e di informazione nel complesso mondo scolastico.
Stiamo evidentemente parlando di un “ambiente di lavoro” allargato che supera i confini fisici e di orario tradizionali…
Le risorse, con il progetto Posta Docente, saranno disponibili non solo da scuola, ma anche da casa, con l’aiuto di un normale personal computer collegato ad Internet, in qualunque orario e giorno della settimana, rendendo libero il docente di organizzare nel modo più efficace la sua attività didattica ed il colloquio con gli studenti e le famiglie.
Pubblicato su martedì 3 dicembre 2002
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