Pubblicato su La Repubblica Affari & Finanza lunedì 31 marzo 2003
«Che succede se A è uguale a 1?». La professoressa Stella Perrone, indica la curva sull’asse cartesiano così come appare sul grande schermo luminoso collegato al Pc portatile. Dal fondo della ‘mitica’ III E dell’Istituto Professionale Statale per l’Industria e l’Artigianato (IPSIA) Castigliano si leva una voce: «Diventa una retta parallela all’asse X». Bravo, esatto. Perrone imposta il nuovo parametro sulla tastiera e oplà: come per magia la curva si trasforma in una linea.
Benvenuti ad Asti e benvenuti ad una lezione di matematica condotta su Internet nel primo «campus» italiano collegato in rete senza cavi con la tecnologia Wifi. Una soluzione avveniristica che è stata estesa dalla scuola anche alla sede del Comune e della Provincia di Asti.
Quanto ai siti, per simulare l’andamento delle funzione logaritmiche o esponenziali cliccate, come ha fatto Perrone, su www.far.unito e scegliete fra le risorse didattiche in rete proposte dall’Univeristà di Torino, quelle relative alla matematica.
La trigonometria o le derivate, dunque. Ma anche l’insegnamento delle altre materie. E tutto senza fili, qui al Castigliano (www.ipsiacastigliano.it), grazie al Pc portatile e al proiettore che seguono l’insegnante da una classe all’altra.
Una bella dimostrazione ce la offre Francesco Antonio Lepore, professore d’italiano e giornalista di un quotidiano locale, che utilizza la home page di www.repubblica.it per spiegare ai ragazzi le differenza fra il giornale di carta e quello online.
Certo, la scuola guidata dal preside Franco Secondo è un istituto come tanti: i ragazzi te li ritrovi vocianti in corridoio per la ricreazione, le mura appaiono un po’ scrostate, le scale che collegano i quattro piani sono un po’ più ripide del normale.
Eppure al Castigliano, grazie ai finanziamenti del progetto Dschola della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e alla tecnologia Cisco Systems per il WiFi è iniziata una piccola rivoluzione. Una scelta che se fosse generalizzata potrebbe modernizzare in breve tempo e a costi contenuti la vecchia scuola del Bel Paese.
«L’impatto del WiFi sul Castigliano», spiega Doriano Azzena, docente d’informatica e promotore dell’iniziativa assieme a un folto manipolo di colleghi, «è stato fortissimo. Il primo risultato positivo lo abbiamo ottenuto proprio nella didattica. Oggi per insegnare noi utilizziamo regolarmente strumenti online. Mentre gli alunni imparano ad usare la rete durante il loro studio: le risorse per gli esercizi, quelle per le simulazioni, i motori di ricerca.. Senza contare che lavorando regolarmente sui siti anglosassoni un po’ d’inglese lo impari per forza».
Un altro elemento rilevante, osserva Azzena, è legato al fatto che in questa scuola s’insegna l’Informatica. E si puntano molte carte sulla tecnologia delle reti. Dice il professore: «I nostri ragazzi hanno imparato a configurare le schede dei Pc e dei portatili per connetterli alla rete. Ma hanno anche lavorato sui bridge e sugli access point della Cisco utilizzati per allestire una rete WiFi». Insomma, un’esperienza d’avanguardia che li rende molto appetibili sul mercato del lavoro».
Ce n’è abbastanza per ripercorrere assieme ad Azzena l’itinerario che ha portato l’Ipsia di Asti ad abbracciare il WiFi. «Il nostro problema», spiega l’insegnante, «nasce dalla necessità di superare il caos nelle reti». Immaginate una vecchia scuola con oltre 700 studenti disseminati su quattro piani e un secondo edificio separato da un cortile. Aggiungete che già alla fine degli anni ’90 il Castigliano era dotato di un centinaio di Pc tradizionali. Ce ne è abbastanza per visualizzare il groviglio di fili, cavi e canaline che attraversavano la scuola in lungo e in largo. E allora?
«Abbiamo pensato», racconta sempre Azzena, «che la soluzione migliore poteva essere il wireless». Anche perché i costi per potenzare il cablaggio si rivelavano troppo alti per le casse dell’Ipsia. È in questa fase che scatta la collaborazione con Cisco Systems che fornisce al Castigliano tutte le informazione più aggiornate sulla tecnologia WiFi, garantendo il supporto per lo sviluppo del programma.
Pubblicato su lunedì 31 marzo 2003